1/ Molestie all’Accademia di Svezia: a rischio il Nobel per la Letteratura. Sei membri se ne vanno per protesta dopo le denunce di 18 donne: il premio potrebbe slittare al 2019, di Monica Perosino 2/ Si è dimesso un altro membro dell’Accademia svedese, che assegna il Nobel per la letteratura 3/ Scandalo al Nobel, il caso della principessa molestata
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1/ Molestie all’Accademia di Svezia: a rischio il Nobel per la Letteratura. Sei membri se ne vanno per protesta dopo le denunce di 18 donne: il premio potrebbe slittare al 2019, di Monica Perosino
Riprendiamo da La Stampa del 26/4/2018 un articolo di Monica Perosino. Restiamo a disposizione per l’immediata rimozione se la sua presenza sul nostro sito non fosse gradita a qualcuno degli aventi diritto. I neretti sono nostri ed hanno l’unico scopo di facilitare la lettura on-line. Per approfondimenti, cfr. le sezioni Le nuove schiavitù ed Educazione e media.
Il Centro culturale Gli scritti (6/5/2018)
Quest’anno il Premio Nobel per la Letteratura potrebbe essere cancellato. Lo scandalo sessuale che ha travolto l’Accademia Reale Svedese, che dal 1901 decide il vincitore, ha «indebolito a tal punto il prestigio e la credibilità» dell’istituzione - il cui motto è «snille och smak», talento e gusto - che, secondo il segretario pro tempore Anders Olsson, sospendere il Premio «è l’unica opportunità di conservare il prestigio» di cui ha sempre goduto l’istituzione.
Le accuse
La crisi era iniziata lo scorso novembre quando il quotidiano svedese «Dagens Nyheter» pubblica le accuse di aggressione e molestie sessuali fatte da 18 donne contro il regista e fotografo franco-svedese Jean-Claude Arnault, una figura di primo piano nel mondo culturale, nonché marito della poetessa Katarina Frostenson, membro dell’Accademia. Oltre alle molestie, Arnault finisce nella bufera perché dal 2010 riceve dall’istituzione reale finanziamenti annuali di 126 mila corone (circa 13 mila euro) per un centro culturale gestito con la moglie: il sospetto è che il franco-svedese sfruttasse la posizione della consorte per assicurarsi i fondi.
Dopo le denunce di molestie, l’Accademia è finita nella bufera con l’accusa di «reticenza» e di essere venuta meno ai propri principi di «integrità morale», tanto che sei membri si sono dimessi. Tre di loro, Klas Ostergren, Kjell Espmark e Peter Englund hanno dichiarato alla stampa di non voler più essere accademici. Espmark ha scritto una lettera ai quotidiani «Svenska Dagbladet» e «Dagens Nyheter» affermando che «l’integrità è la linfa vitale dell’Accademia Svedese. Quando all’integrità dell’Accademia si preferiscono le amicizie e altre considerazioni irrilevanti, allora io non posso più partecipare al lavoro dell’istituzione». I membri non possono dimettersi perché la carica è a vita, ma hanno la possibilità di non partecipare ai lavori, ovvero alle selezioni dei candidati per il Nobel.
La scelta dei nomi
I giurati dell’Accademia sono 18 e due di loro da tempo non sono più attivi. Le «astensioni dall’attività» arrivano proprio alla vigilia delle riunioni convocate per scegliere la rosa ristretta dei candidati al Nobel 2018, con il nome del vincitore che verrà annunciato il prossimo ottobre. Per assegnare il Premio servono, per legge, i voti di 12 giurati, quindi significa che con i soli 11 membri attivi non è possibile proclamare un vincitore. Sebbene alcuni dei membri continuino a lavorare sulla nomina, «l’unica scelta ragionevole - dicono fonti dell’Accademia alla Sveriges Radio - è non assegnare il premio Nobel quest’anno e assegnarne due il prossimo, in modo da rendere chiaro che quanto successo richiede una profonda autocritica». Anche Peter Englund, ex segretario permanente, che ha lasciato il suo incarico, ribadisce a Sr Kulturnytt: «È l’unica possibilità di mantenere agli occhi del mondo e di noi stessi un qualsiasi prestigio».
All’interno dell’Accademia nulla è ancora stato deciso, ma la discussione è accesa: «Abbiamo presentato la lista ristretta dei candidati, 20 autori - dice Göran Malmqvist -. Tra questi ne sceglieremo cinque. Non abbiamo mai mancato di assegnare il premio, perché dovremmo farlo quest’anno?».
2/ Si è dimesso un altro membro dell’Accademia svedese, che assegna il Nobel per la letteratura
Riprendiamo da Il Post del 29/4/2018 un articolo redazionale. Restiamo a disposizione per l’immediata rimozione se la sua presenza sul nostro sito non fosse gradita a qualcuno degli aventi diritto. I neretti sono nostri ed hanno l’unico scopo di facilitare la lettura on-line. Per approfondimenti, cfr. la sezione Le nuove schiavitù.
Il Centro culturale Gli scritti (6/5/2018)
La scrittrice svedese Sara Stridsberg – uno dei membri dell’Accademia svedese, l’ente che assegna il premio Nobel per la letteratura – ha fatto sapere venerdì che ha intenzione di dimettersi. Le dimissioni di Stridsberg sono legate allo scandalo delle molestie sessuali che aveva già portato alle dimissioni del capo dell’Accademia e di tre suoi membri.
Lo scandalo era cominciato lo scorso novembre quando il quotidiano svedese Dagens Nyheter pubblicò le accuse di aggressione e molestie sessuali fatte da 18 donne contro il fotografo franco-svedese Jean-Claude Arnault, persona molto nota nel mondo culturale svedese e marito della poetessa Katarina Frostenson, che dal 1992 è un membro dell’Accademia svedese. Dopo le accuse, l’Accademia aveva avviato un’indagine sui propri rapporti con Arnault (in cui tra le altre cose era emerso che per sette volte dal 1996 il fotografo aveva lasciato trapelare delle informazioni riservate riguardo la scelta dei vincitori dei Nobel) e aveva interrotto i finanziamenti a un suo centro culturale: le raccomandazioni finali dell’indagine, però, non erano state seguite dall’Accademia e questo aveva portato alle dimissioni di tre dei suoi membri la settimana scorsa.
In realtà è praticamente impossibile dimettersi dall’Accademia svedese, di cui si diventa membri a vita. Ora, dopo la decisione di Stridsberg, l’Accademia si trova nella condizione di non avere membri attivi sufficienti per ottenere il quorum necessario per certe decisioni. Carlo XVI Gustavo, re di Svezia, ha però fatto sapere che intende cambiare le regole dell’Accademia, rendendo possibile la nomina di nuovi membri.
Lo statuto dell’Accademia svedese è del 1786: prevede che chi sia eletto membro lo resti a vita, anche nel caso in cui smetta di partecipare alle riunioni. Dei 18 attuali membri, solo dieci parteciperanno alle prossime riunioni. Due membri sono inattivi per altri motivi. Negli ultimi mesi hanno smesso di partecipare Frostenson, il capo dell’Accademia Sara Danius, altri tre membri: a loro si è ora aggiunta Stridsberg.
3/ Scandalo al Nobel, il caso della principessa molestata
Riprendiamo dall’agenzia di stampa ADN Kronos una notizia del 30/4/2018. Restiamo a disposizione per l’immediata rimozione se la sua presenza sul nostro sito non fosse gradita a qualcuno degli aventi diritto. I neretti sono nostri ed hanno l’unico scopo di facilitare la lettura on-line. Per approfondimenti, cfr. la sezione Le nuove schiavitù.
Il Centro culturale Gli scritti (6/5/2018)
Un nuovo scandalo scuote l'Accademia Reale Svedese, che ogni anno assegna il Premio Nobel per la Letteratura. Victoria, la principessa ereditaria svedese, sarebbe stata molestata sessualmente da Jean-Claude Arnault, intellettuale francese e marito della poetessa Katarina Frostenson, membro dell'Accademia. Stando a quanto raccontato da tre testimoni al quotidiano svedese 'Svenska Dagnladet', l'uomo sarebbe stato visto palpeggiare la principessa durante una festa a Stoccolma nel 2006.
Secondo la ricostruzione del quotidiano svedese, Arnault avrebbe palpato i glutei della principessa, fino all'intervento di una delle sue assistenti, che avrebbe rimosso con la forza la mano di Arnault, allontanandolo. La famiglia reale non ha commentato la notizia, ma ha rilasciato una dichiarazione che esprime sostegno alla campagna #MeToo.
Non è la prima volta che l'intellettuale francese finisce sotto accusa per molestie sessuali. Lo scorso novembre, dopo il polverone sollevato dal caso Weinstein, 18 donne hanno accusato Arnault di violenza sessuale e molestie. Accuse che l'uomo ha sempre negato. Lo scandalo ha scatenato un'ondata di dimissioni all'interno dell'Accademia, finita nella bufera con l'accusa di "reticenza" e di essere venuta meno ai propri principi di "integrità morale". Sin dalle prime accuse sei membri hanno lasciato il comitato.
Tre giurati, Klas Ostergren, Kjell Espmark e Peter Englund hanno dichiarato di non voler essere più accademici, protestando contro le divisioni interne all'istituzione. I tre non possono dimettersi perché la carica è a vita ma hanno la possibilità di non partecipare ai lavori, ossia alle selezioni dei candidati per il Nobel, la cui assegnazione quest'anno potrebbe slittare. Se il premio venisse annullato, invece, si tratterebbe della prima volta dalla Seconda Guerra mondiale. La decisione, scrive la 'Bbc', sarà presa giovedì prossimo.