Scintille Odifreddi-Calabresi: via il matematico da Repubblica. Dopo la critica al giornale per l'intervista - poi smentita - di Scalfari a Bergoglio, arriva il benservito del direttore (articolo redazionale da Lettera43)
Riprendiamo dal quotidiano on-line Lettera43 - http://www.lettera43.it/it/articoli/cronaca/2018/04/03/calabresi-repubblica-odifreddi-scalfari-fake-news/219170/ - un articolo redazionale pubblicato il 3/4/2018. Restiamo a disposizione per l’immediata rimozione se la sua presenza sul nostro sito non fosse gradita a qualcuno degli aventi diritto. I neretti sono nostri ed hanno l’unico scopo di facilitare la lettura on-line. Per approfondimenti, cfr. la sezione Educazione e media.
Il Centro culturale Gli scritti (8/4/2018)
«AI GIORNALI DELLA VERITÀ NON IMPORTA». A innescare l'invettiva del matematico l'ultima intervista di Eugenio Scalfari a papa Bergoglio, poi smentita dalla Santa Sede. Odifreddi aveva infatti accusato Repubblica non solo di non mettere «freno alle fake news di Scalfari», ma anche di «fingere addirittura di non accorgersene, quando tutto il resto del mondo ne parla e se ne scandalizza». «La mia impressione», continuava il post, «è che in fondo ai giornali della verità non importi nulla. La maggior parte delle notizie che si stampano, o che si leggono sui siti, sono ovviamente delle fake news: non solo quelle sulla religione e sulla politica, che sono ambiti nei quali impera il detto di Nietzsche “non ci sono fatti, solo interpretazioni”, ma anche quelle sulla scienza, dove ad attrarre l’attenzione sono quasi sempre e quasi solo le bufale».
«GIÀ IN PRECEDENZA PROBLEMI DI COABITAZIONE». Il giorno dopo, martedì 3 aprile, è stato pubblicato l'ultimo intervento di Odifreddi. «Dopo il post su Scalfari di ieri il direttore Calabresi, com'era non solo suo diritto, ma forse anche suo dovere, mi ha comunicato che la mia collaborazione a Repubblica termina qui», ha scritto il matematico salutando e ringraziando lettori e giornalisti. Senza però risparmiarsi un'ultima frecciata. «Il fatto che l'attuale versione del blog sia la 3.0 ricorda che già in precedenza c'erano stati problemi di coabitazione, dovuti al fatto che gli intellettuali e i giornalisti svolgono funzioni diverse nella società. In particolare, come ricordava Moravia, "la funzione sociale dell'intellettuale è di essere antisociale", il che mal si concilia con il motto finale del Trattato di Wittgenstein, che regola invece le attività sociali: "su ciò di cui non si può parlare, bisogna tacere"».
LA RISPOSTA DI CALABRESI. «A stretto giro la risposta di Calabresi che ha sottolineato come l'interruzione della collaborazione non sia dovuta alle «critiche a Scalfari, che sono lecite e fanno parte di un libero dibattito», ma a ben altro. «Il problema è che non si può collaborare con un giornale e contemporaneamente sostenere che della verità ai giornalisti non importa nulla. Che oggi serva di più pubblicare il falso del vero». E, ancora: «Questo è inaccettabile e intollerabile, non solo per me ma per tutti quelli che lavorano qui. Facciamo il nostro lavoro con passione e con professionalità e la gratuità delle tue parole di ieri ci ha fatto male. Tu sai di aver sempre goduto della massima libertà, ma l’unica libertà che non ci si può prendere è quella di insultare o deridere la comunità con cui si lavora».