1/ Non si ama per odio, ovvero la complicità nel male... , di Luigi Santopaolo 2/ Non per conoscenza, ma per amore..., di Luigi Santopaolo

- Scritto da Redazione de Gliscritti: 04 /06 /2017 - 23:23 pm | Permalink | Homepage
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1/ Non si ama per odio, ovvero la complicità nel male... , di Luigi Santopaolo

Riprendiamo un post dal profilo FB di Luigi Santopaolo. Per approfondimenti, cfr. la sotto-sezione Cristianesimo, ecumenismo e religioni.

Il Centro culturale Gli scritti (4/6/2017)

N.B. de Gli scritti L’autore di questi detti è abituato a porre in bocca a maestri di Dio sue riflessioni, immaginando con grande acutezza dialoghi teologici e spirituali. Non si deve pertanto attribuire in chiave scientifica tali detti ai rabbini menzionati.

Un giorno apparve nella scuola di Rabbi Hillel un nuovo discepolo. Il Rabbi gli si avvicinò e gli chiese: "Da dove vieni?". Il ragazzo rispose: "Ero discepolo di Shammai, con il quale ho avuto numerosi scontri, finché non ho deciso di andare via. Poi ho saputo che anche tu non approvi l'insegnamento di Rabbi Shammai ed ho pensato di passare alla tua scuola".

Hillel pianse e soggiunse: "Se accettassi un discepolo in odio ad un mio avversario, avrei fallito come maestro. Non approvo il suo insegnamento, dici bene, ma ritengo non esista in Israele un maestro più grande di Shammai. Va', riconciliati con lui e poi, se vuoi, ritorna da me. Non accetterò il tuo amore in odio ad un altro, perché non si ama per odio. L'amicizia scaturita dal comune odio per qualcuno è figlia del maligno ed una via per la Geenna: nessuna complicità nel male sarà ben vista all'Altissimo".

2/ Non per conoscenza, ma per amore..., di Luigi Santopaolo

Riprendiamo un post dal profilo FB di Luigi Santopaolo. Per approfondimenti, cfr. la sotto-sezione Cristianesimo, ecumenismo e religioni.

Il Centro culturale Gli scritti (4/6/2017)

N.B. de Gli scritti L’autore di questi detti è abituato a porre in bocca a maestri di Dio sue riflessioni, immaginando con grande acutezza dialoghi teologici e spirituali. Non si deve pertanto attribuire in chiave scientifica tali detti ai rabbini menzionati.

Diceva Rabbi Shammai: "Studia la Torah per amore e non per conoscenza. L'amore ha un nome ed un volto: quando entri nel tabernacolo della Santa Parola, dunque, non farlo da solo, ma porta con te i tuoi amici. Studia per loro, non per te stesso e non essere geloso del tuo sapere, perché condividere significa crescere e ciò che non cresce è morto. Ricorda che la Torah è vita e la vita non è nelle carte, ma nei cuori".