L’assurdo “sculaccione missilistico” di Trump e l’assurdo plauso dell’Italia. Breve nota di Giovanni Amico

Riprendiamo sul nostro sito una brevissima nota di Giovanni Amico. Per approfondimenti, cfr. la sezione Per la pace contro la guerra.

Il Centro culturale Gli scritti (11/4/2017)

Trump ha inventato lo “sculaccione missilistico”. Assad ha fatto qualcosa di sbagliato? Bene, gli spariamo, a mo’ di sculaccione una sessantina di missili, così ci pensa meglio la prossima volta. Una quindicina di morti fra militari e civili, un aeroporto distrutto e così impara.

Trump ragiona quasi fosse una mamma che da uno sculaccione, ma qui ci sono morti e non si scherza! C’è il diritto internazionale. Qui si decide un’azione senza consultare l’ONU, si interviene contro un paese al quale non si é dichiarato guerra, si uccidono persone e questo non è come dare sculaccioni.

L’assurdo è che l’Europa – e l’Italia, per le parole del primo ministro in persona, in ciò sostenuto dal suo partito e dai partiti di maggioranza e non solo, sostenuto anche, pare, dalla maggioranza dei quotidiani, e non solo – plauda all’intervento come “proporzionato”, “adeguato” e compagnia bella.

Ragazzi, ma le Nazioni Unite? Il diritto internazionale? Qui siamo alla giungla. Da oggi, allora, ognuno che ritenesse di dover dare uno “sculaccione missilistico” avrebbe il diritto di farlo? Allora ora ne diamo anche uno alla Corea del Nord, così imparano pure loro?

Improvvisamente tutti i quotidiani che hanno “urlato” per mesi contro Trump, sembrano dargli ragione: è la follia pura. Solo la Santa Sede e i vescovi siriani hanno dichiarato che l’attacco missilistico non ha rispettato le regole più elementari dei rapporti fra gli Stati e, con esse, la prudenza.

Si noti bene, non si sta discutendo qui se siano stati usati veramente i gas o meno e se il dittatore della Corea sia legittimo o sia un tiranno sanguinario. Si discute di altro. Ammesso che tutto ciò che i giornali hanno dichiarato sia vero, possibile che l’Europa non sia in grado di proporre una soluzione della questione agli USA e all’ONU diversa dallo “sculaccione omicida” e “guerrafondaio”?