Hamas lascia demolire l’antica chiesa bizantina a Gaza

- Scritto da Redazione de Gliscritti: 17 /04 /2016 - 08:03 am | Permalink | Homepage
- Tag usati: ,
- Segnala questo articolo:
These icons link to social bookmarking sites where readers can share and discover new web pages.
  • email
  • Facebook
  • Google
  • Twitter

Riprendiamo dal sito della rivista Tempi un articolo redazionale pubblicato l’8/4/2016. Restiamo a disposizione per l’immediata rimozione se la sua presenza sul nostro sito non fosse gradita a qualcuno degli aventi diritto. I neretti sono nostri ed hanno l’unico scopo di facilitare la lettura on-line. Per approfondimenti, vedi la sotto-sezione Immigrazione, accoglienza e integrazione, intercultura nella sezione Carità, giustizia e annunzio.

Il Centro culturale Gli scritti (10/4/2016)

«Che differenza c’è fra i funzionari del Waqf a Gaza e quelli dell’Isis, quando spianano coi bulldozer le antichità e un tesoro religioso e culturale?». Sono queste le parole usate da un cristiano palestinese per esprimere tutta la propria indignazione per quanto accaduto settimana scorsa a Gaza.

CHIESA DI 1500 ANNI. Sabato scorso, durante i lavori di scavo per l’edificazione di un centro commerciale, vengono alla luce le rovine di una antichissima chiesa bizantina. L’edificio, dicono fonti locali, dovrebbe risalire a circa 1500 anni fa. La scoperta sembra essere importante tanto che Jamal Abu Rida, capo del ministero delle antichità dell’Autorità Palestinese, si reca sul luogo e rilascia un’intervista alla Reuters in cui conferma questa ipotesi: «Il nostro primo pensiero è stato che si trattasse di una chiesa di epoca bizantina».

Il problema, però, è che le scavatrici e i bulldozer non si sono fermati, proseguendo imperterriti nei loro lavori predisponendo le fondamenta del centro commerciale, senza alcuna sospensione e recuperando solo una quindici di pezzi tra capitelli e altri piccoli (e bellissimi) reperti. A quanto pare avrebbero addirittura accelerato i lavori una volta scoperti e rimossi i reperti.

LA VERITA’ SU HAMAS. Un sacerdote, padre Ibrahim Nairouz, ha denunciato l’episodio con due lettere indirizzate alle autorità palestinesi colpevoli di essere rimaste inerti di fronte al ritrovamento: «Se avessero trovato i resti di una moschea o di una sinagoga o di qualsiasi altra struttura antica – ha chiesto padre Nairouz – avrebbero affrontato la situazione nello stesso modo? Fanno così perché è una antica chiesa?».

La zona è sotto il controllo di Hamas e, secondo i cristiani, «è evidente che il patrimonio e gli esseri umani cristiani sono sotto tiro nella nostra regione». Molti di loro hanno protestato su internet e sui social network, sostenendo padre Nablus. «Stanno cercando di cambiare la storia che dimostra che Gaza è stata una delle antiche città cristiane?» ha chiesto uno. «La domanda è: dove sono coloro che si preoccupano di conservare il nostro patrimonio cristiano?», ha scritto un altro. «Dove sono i capi delle chiese di Gerusalemme e del mondo? Dove sono i vescovi e arcivescovi, cosa li trattiene dall’affrontare un grave incidente che va nel senso della cancellazione della nostra identità cristiana in Terra Santa? Dove sono il Vaticano e l’Unesco?». «Questo incidente deve essere pubblicizzato in modo che il mondo sappia la verità su Hamas».