Testimonianze dei catecumeni che sono state lette in occasione del Rito dell’Elezione nella Basilica di San Giovanni in Laterano, il 13 febbraio 2016
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Presentiamo sul nostro sito le testimonianze che sono state lette in occasione del Rito dell’Elezione nella Basilica di San Giovanni in Laterano, il 13 febbraio 2016, con stralci di altre testimonianze. Saranno 90 i catecumeni che parteciperanno al Rito dell'Elezione in preparazione al Battesimo che riceveranno nella notte di Pasqua. Per approfondimenti sul catecumenato e per altre testimonianze degli anni precedenti, cfr. la sotto-sezione Catecumenato nella sezione Catechesi, famiglia e scuola.
Il Centro culturale Gli scritti (12/2/2016)
1/ Quattro testimonianze
Eccellenza Reverendissima,
Mi chiamo Giuseppina e ho 25 anni. Prima di incontrare Cristo vivevo nelle tenebre, non ricordo quasi nulla, se non il terrore di non trovare la mia strada e sprecare gli anni della mia vita; ricordo i fiumi di lacrime spesi in una relazione sterile e devastante, la sofferenza, la solitudine, la confusione, l'angoscia, la delusione di amicizie fragili, il deserto, il vuoto... e la ricerca di una strada, di un senso, di una Luce più forte delle tenebre e un Amore più forte del dolore, e una Vita più forte della morte, soprattutto quella interiore.
Nata e cresciuta in una famiglia non credente e acattolica, ho cercato risposte in libri e tecniche orientali, evitando scrupolosamente di avvicinarmi alla Chiesa cattolica che credevo causa di tutti i mali, di inganni, e di schiavitù passate e presenti. Un giorno sono andata ad un incontro sui Dieci Comandamenti e mi aspettavo un prete noioso e dogmatico che voleva convincermi a credere nel suo Dio, parlando di sfere celesti e questioni astratte... e invece no. L'uomo che si presentò parlava a me di me, della mia realtà, della mia vita concreta, dei miei dubbi, delle mie angosce, dei miei desideri, delle mie emozioni, dei miei affetti. Mi sentivo conosciuta. Mi sentii amata, tanto, di un Amore così gratuito, semplice, puro, luminoso, libero, e inspiegabile per essere di questo mondo.
Cara Madre Chiesa, desidero essere Figlia di Dio, perché solo in Lui trovo compiutezza, felicità e riposo.
G. L. S.
Eccellenza Reverendissima,
Mi chiamo Riccardo, i miei genitori, pur essendo cristiani al momento della mia nascita, scelsero di non chiedere il Battesimo per me, preferendo che fossi io a maturare la scelta da adulto.
Negli anni della mia scuola elementare i miei genitori decisero di seguire il Buddismo, religione e filosofia di vita alla quale mi avvicinai anch'io non su un loro invito, ma per curiosità e per desiderio di emulare i miei genitori. In tutti questi anni una frase di mia madre mi è rimasta molto impressa è stata: "La filosofia buddista può anche aiutarti a capire il Cuore di quell'Uomo Straordinario che è stato Gesù".
Un giorno mi sono trovato ad affrontare una delle più grande prove della mia vita: qualche anno fa, infatti, mio padre è stato colto da un infarto, ed io mi sentivo impotente.
Ero letteralmente impietrito, non sapevo veramente cosa fare ... una sola cosa era chiara nella mia mente e nel mio cuore: non potevo e non volevo perdere mio padre così bruscamente.
E ho sentito una spinta, un enorme desiderio interiore di rivolgermi a Gesù. Non sapevo esattamente cosa dire, ma il mio cuore ha letteralmente fatto uscire dalla mia bocca tutto quello che volevo dire... e, oltre ad un fiume di lacrime, ne è venuta fuori la più bella preghiera della mia vita.
Da quella notte, mi ritrovo da quasi 2 anni a seguire un percorso di approfondimento religioso.
R.V.
Eccellenza Reverendissima,
fin da piccola sono sempre stata una persona meditativa, vivevo nel mio mondo di piccola artista - sono una pittrice; nel mio silenzio, disegnando, leggendo tanti libri e ascoltando musica classica, ho sempre cercato il perché di ogni cosa, riflettendo profondamente.
Sentivo che il bello e il buono è il motivo della vita. E così mi sentivo una persona scelta da Dio per creare e donare la bellezza al mondo.
Essendo nata in un paese con libertà religiosa, ma di maggioranza islamica - in Persia - ero attratta dalla spiritualità del cristianesimo e avevo anche alcuni amici cristiani nell’Università.
Ora dopo tanti anni vivendo in Italia - dal 1994 - ho potuto finalmente avere il contatto diretto con i cristiani ed ho sperato che un giorno potessi approfondire di più e arrivare ad essere battezzata e realizzare il sogno di essere una vera cristiana, con il Battesimo.
A.B. M.
Eccellenza Reverendissima,
Sono nato in una coppia mista, padre islamico e madre cattolica. Nel corso della mia infanzia non ho ricevuto pressioni né costrizioni da parte dei miei genitori per abbracciare l'una o l'altra fede; anzi ho frequentato in egual modo moschea e chiesa. Questa libertà nascondeva però una grande difficoltà, il poter scegliere rappresentava, per così dire, esprimere una preferenza: decidere di abbracciare un credo rispetto a un altro è inconsciamente sostituito da "vuoi più bene a papà o mamma?" Senza approfondire e per non scontentare nessuno avevo deciso semplicemente di lasciare fuori Dio dalla mia vita.
Nel settembre del 2009 ho ricevuto l'invito a partecipare ad un incontro in un piccolo gruppo di preghiera. Io, sempre restio e scettico nei confronti di queste attività, inspiegabilmente ho accettato.
Mi sono ritrovato con un grande tesoro: l'abitudine acquisita di prendere parte alla messa domenicale. Nella parrocchia di San Bernardo da Chiaravalle per molte domeniche, con grande gioia, ho partecipato alla liturgia dei bambini.
Nell'estate del 2011, durante un ritiro sul VI comandamento e a seguito di una notte particolare che questo ritiro ci dona, ho preso coraggio e ho parlato del mio desiderio a Don Fabio.
O. S.
2/ Testimonianza di due catechisti
Eccellenza Reverendissima,
ci rivolgiamo a lei a nome di tutti i catechisti. Ognuno vorrebbe raccontarle la propria esperienza e solo il tempo lo rende impossibile.
Vogliamo innanzitutto ringraziare il Signore ed insieme i nostri parroci, don Romano De Angelis prima ed ora don Antonio Fois insieme a don Francesco Pelusi, vice-parroco che ci hanno accompagnato. Gli incontri con i catecumeni sono stati una grande occasione per comunicare le ragioni della nostra fede e per affezionarci sempre di più alla Presenza di Gesù nella sua Chiesa. Tre sono i catecumeni che accompagniamo al Battesimo.
O., che provenendo da Cuba ricordava quando era piccolo la devozione di sua nonna in un Paese ateo che non permetteva la libertà religiosa, ha scoperto nel cuore il desiderio di pregare e ci ha chiesto come imparare. A. pittrice, proveniente da un paese di cultura musulmana, dove l’immagine di Dio non è di solito rappresentata, attraverso l’arte cristiana occidentale in particolare, ha sentito che la vera Bellezza è Dio. J.A.M., venuta con la madre in cerca di lavoro dalle Filippine, pur molto giovane ha scoperto la nostalgia del proprio Paese e con essa il desiderio di diventare cristiana.
Per tutti la fede è stata una “scoperta” che ha destato stupore. Questo loro “stupore” è diventato il nostro nello scorgere Cristo presente e all’opera, qui e ora, e ci ha trasmesso la forza per accompagnarli in questo cammino.
Li presentiamo a lei, Eccellenza, insieme agli altri catecumeni, assicurandole che continueremo a pregare per loro e a star loro vicino
M.C. C. e A. T.
3/ Stralci di altre testimonianze
Eccellenza Reverendissima,
ho sempre ritenuto i sacramenti superflui e nonostante io creda in Dio da quando ho memoria, il Signore ha avuto solo una minima parte nella mia vita, nei miei pensieri e nelle mie opere. Oggi posso affermare che in passato Dio più volte ha provato ad attirare la mia attenzione verso di lui e soprattutto il Battesimo ma io ero troppo preso dagli aspetti terreni della mia vita per accorgermi di Lui. L’unico modo per arrivare a me era la goccia che giorno dopo giorno poteva aprire un varco dentro di me e questa goccia è stata mia moglie, la quale raramente mi ha parlato di Gesù Cristo, ma la sua testimonianza quotidiana mi ha fatto comprendere l’amore e la misericordia. L’incontro con il nostro parroco ha segnato un momento decisivo per la mia vita di fede e per il mio cammino. Mia moglie aveva aperto una breccia nel mio animo e il Signore per mezzo di don Gabriele mi ha permesso di iniziare il cammino al catecumenato.
D. M.
Eccellenza Reverendissima,
Sono cresciuta nella Germania dell'est e la religione non ha mai avuto un ruolo importante nella mia infanzia. Mia nonna aveva una Bibbia in casa, ma non andava in chiesa; però ogni sera pregava il Signore.
I miei genitori mi educavano nell’amore della bellezza della natura e dell'arte e forse in queste cose, trovavo i momenti più felici.
Non c'è da meravigliarsi se dopo mi sono iscritta alla Facoltà di Storia dell'Arte e per perfezionare i miei studi sono venuta a Roma. Cinque anni di bellezza travolgente, ma anche di caos indescrivibile. Trovavo serenità e pace solo all'interno delle chiese. Mentre scrivevo un saggio sull'arte barocca venivo attirata sempre in questi luoghi, solenni e misteriosi, nei quali sentivo presente uno spirito diverso da quello della comune vita quotidiana improntata al combattimento e all'ignoranza. Mi affascinava la Santa Messa, una ritualità che mi dava stabilità, mi legava ad una comunità.
Sentivo sempre di più che Qualcuno mi stava aspettando con amore gratuito, un amore che cura tutte le ferite e dà forza.
Poi ho conosciuto un ragazzo che vive la Parola di Gesù con semplice ed onesta sincerità. Poi è arrivato il giorno in cui ho conosciuto don Luigi che con il suo viso mi ispirava fiducia e calore; mi sono fatta coraggio e gli ho parlato. Lui mi ha invitata ad iniziare un cammino. In questi giorni penso spesso a mia nonna che avrebbe fatto festa vedendomi così felice nell'aver incontrato Gesù.
C.A. B.