Il ddl Cirinnà "ammanicato" (cioè "ben sistemato per i favori dei potenti, politici e giornalisti") ha vinto: il nuovo dogma ci libererà, speriamo, almeno dal vittimismo, di Giovanni Amico (nota semi-seria)
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Mettiamo a disposizione sul nostro sito un articolo di Giovanni Amico. Restiamo a disposizione per l’immediata rimozione se la sua presenza sul nostro sito non fosse gradita a qualcuno degli aventi diritto. Per approfondimenti, vedi la sotto-sezione Famiglia, affettività e sessualità, omosessualità e gender nella sezione Carità, giustizia e annunzio. In particolare, cfr. Il ddl Cirinnà. Considerazioni giuridiche e non solo sulle unioni civili, di Andrea Lonardo, Dal ddl Cirinnà al Cirinnà bis. Dissimulare la questione delle adozioni è peggio: dall’articolo 14 al nuovo articolo 5, di Andrea Lonardo e Il desiderio di avere un figlio è un bisogno? Oppure è un piacere che non può essere negato? Considerazioni psicologiche, di Giovanni Amico.
Il Centro culturale Gli scritti (11/2/2016)
Ormai le unioni civili del ddl Cirinnà sono al potere. Nonostante il teatrino ostentato sui media è a tutti evidente che il potere ed i mezzi di comunicazione hanno deciso: il ddl Cirinnà sarà approvato (il referendum popolare resta l'unica possibilità per capire cosa pensa la nazione, perché questo ai politici ed ai media non interessa).
Appare veramente incomprensibile come i sostenitori del nuovo dogma, cioè i politici ed i media - le coppie omosessuali sono spesso meno faziose e più realistiche -, non accettino nemmeno l’ombra del dubbio che ogni ricercatore serio potrebbe almeno concedere.
1/ Per costoro, non c’è il minimo dubbio: un bambino cresciuto da due genitori dello stesso sesso non manca di niente. Non manca di niente un bambino che cresce con due maschi - già la presenza di due donne sarebbe più accettabile per chi abbia un minimo di competenze psicologiche o pedagogiche. Un articolo, pubblicizzato sulla prima pagina del sito di Repubblica[1], titolava: “Il sesso dei genitori? Irrilevante”[2]. Solo qualche timida ammissione dai sostenitori meno strenui, come, ad esempio, su di un profilo FB: “Avere due papà e nessuna mamma non è il top”.
2/ Per costoro non c’è il minimo dubbio: la stepchild adoption non ha nulla a che vedere con la maternità surrogata. L’utero in affitto è totalmente estraneo, secondo i vincenti, all’adozione di un figlio da parte di due maschi omosessuali. Neanche il minimo dubbio che renda necessario l’inserimento di qualche specificazione legislativa in merito a difesa delle donne che partoriranno figli per le unioni, poiché mai e poi mai una coppia omosessuale composta da due maschi si recherà presso qualche medico specialista interessato anche al suo stipendio per chiedere un bambino, bensì tutto avverrà in maniera “naturale”, “vegana” direi!
3/ Per costoro non c’è il minimo dubbio: un rapporto light come quello delle unioni civili può tranquillamente essere equiparato alla famiglia. Ci penserà la magistratura – come tutti sanno – ad equiparare i due istituti. Nessun problema, quindi, con la reversibilità della pensione, anche se lo scioglimento di un’unione prevede che il partner più benestante sostenga l’altro solo per un tempo congruo alla durata dell’unione: la reversibilità della pensione per costoro non deve essere per un periodo di tempo corrispondente alla durata dell'unione, bensì deve essere senza durata (gli slogan sono "diritti e non doveri per le unioni civili", "i diritti delle famiglie, ma non i doveri delle famiglie per le unioni").
4/ Per costoro non c’è il minimo dubbio: bisogna procedere perché l’Italia è indietro di secoli. Che dico di secoli, di millenni! Ecco anche qui l’ingiusto ritardo, come se la possibilità di far nascere un bambino in un utero altrui, senza sesso, non fosse un’invenzione tecnologica appena resa possibile: la tecnologia per i concepimenti senza sesso esiste dal medioevo ed è stata evidentemente causa di discriminazione nei millenni passati!!! Nessun dubbio, anche a prescindere da considerazioni morali: lo sganciamento del concepimento dall’atto sessuale e dal piacere è senza conseguenze, per costoro, va bene come va bene il cibo OGM. La tecnologia dell’occidente non si discute.
Nessun dubbio. Nessun dubbio perché la legge deve essere dalla parte delle vittime, di chi "non ha i diritti" - ma è esattamente di questo che non si vuole discutere, se esista un diritto del bambino che è il più debole e se sia legittimo chiamare diritto il mio desiderio di essere un padre contro il diritto di qualcuno che sarà mio figlio, ma mai figlio di sua madre che pure esiste non essendo morta. Perché chi aspira alle unioni civili è "perseguitato". Perché l’omofobia così "devastante" in Italia crea loro sofferenza.
Si noti bene che il paese non è contrario ad una legge sulle unioni civili che escluda l'adozione e che conceda diritti equi, ma escludendo l'equiparazione alla famiglia che non è ammessa dalla Costituzione - e non è ammessa giustamente perché il regime delle unioni non prevede gli stessi doveri del matrimonio e, soprattutto, è una realtà diversa perché non ha fra i suoi fini la procreazione. Ma per costoro è meglio nascondere che il paese non è contro le unioni civili di per sé, bensì le accetterebbe se fossero accettate le due differenze sopracitate: affermando che gli altri non vogliono i "diritti" li si fa passare per carnefici, per intolleranti, per anti-moderni, per anti-democratici. Per costoro è opportuno far passare l'idea che siano i cattolici a non essere d'accordo, come se persone di altre religioni e atei non la pensassero alla stessa maniera. Per costoro è meglio far sembrare che siano i "medievalisti" a non essere d'accordo, come se modernissime femministe non avessero parlato chiaramente contro la stepchild adoption.
Il dubbio sul ddl Cirinnà – è il sospetto insinuato da tanti commentatori – deve essere messo a tacere perché viene dai “nemici” degli omosessuali, non dalla realtà. Il dubbio contro chi vuole le unioni civili così come le definisce la Cirinnà – è il sospetto insinuato da tanti commentatori – viene dai potenti, viene da chi detiene il controllo dei mezzi di comunicazione. Ops? Ma non è il potere politico che vuole il ddl Cirinnà? Ops, ma non sono i mezzi di comunicazione che vogliono l’approvazione del ddl Cirinnà?
Ops, ma il potere politico ed i mezzi di comunicazione sono a favore delle unioni civili e vogliono questa legge senza che sia sollevato il minimo dubbio su di essa.
Ci resta allora almeno un sollievo. Una volta che il ddl sarà approvato, sarà evidente che il potere e la comunicazione sono detenuti in Italia da chi è favorevole alle unioni civili. Ottenuta la legge sarà evidente che lo Stato difende le unioni civili, mentre si disinteressa delle famiglie (si veda, solo per fare un esempio, la questione degli sgravi fiscali per le famiglie numerose). Almeno terminerà il vittimismo dei giornalisti che difendono le unioni civili. Terminerà la nenia: nessuno riconosce i diritti delle unioni civili. Terminerà. Terminerà?
Post scriptum
Si noti che il ddl Cirinnà bis è realizzato con un copia/incolla e taglia/cuci del diritto matrimoniale e non è pensato ex novo da aver generato il problema rilevato da alcuni quotidiani come La stampa: “Le unioni civili? Nulle se uno dei due è gay…”: il pasticcio sul ddl Cirinnà, di Mattia Feltri
Note al testo
[1] Homepage al 10/2/2016.
[2] Lo psicologo: "Il sesso dei genitori? Irrilevante. L'idea di coppie gay con figli è ancora un tabù", di Susanna Turco, su L’espresso on-line del 9/2/2016.