Ora è l’Islam radicale che sta bestemmiando e offendendo Allah, il Corano, il profeta Maometto ed il profeta Isa, di Giovanni Amico
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Per approfondimenti, vedi la sotto-sezione Islam nella sezione Cristianesimo, ecumenismo e religioni.
Il Centro culturale Gli scritti (25/1/2015)
Miniatura islamica persiana del XIX secolo.
Gli angeli si prostrano dinanzi ad Adamo,
mentre Iblis-Satana, la figura in scuro, si rifiuta di farlo
Ben più grave della blasfemia delle vignette di Charlie Hebdo è la blasfemia dell’Islam radicale che uccide l’uomo e profana così la vera immagine di Dio che è l’essere umano.
Se è vero che Charlie Hebdo ha disprezzato Allah, Il Corano, il profeta Maometto ed il profeta Isa è pur sempre vero che lo ha fatto con immagini che potevano esser contestate con scritti da parte di musulmani credenti, per mostrarne l’offensività e la falsità.
Trucidando invece uomini, l’Islam radicale compie atti irreparabili che distruggono la creazione di Dio e lo disprezzano in quanto Creatore, negando la sua capacità di far bene le cose del mondo e demolendo agli occhi degli uomini la sua immagine di Dio misericordioso.
L’Islam radicale offende Allah, offende il Corano, offende Maometto, perché offende l’uomo. Come insegna la Sura XV, anche gli angeli si sono prosternati dinanzi ad Adamo appena creato (e Dio ben sapeva che Adamo avrebbe peccato):
«E quando il tuo Signore disse agli angeli: “Creerò un uomo con argilla secca, tratta da mota impastata; quando poi lo avrò plasmato e avrò insufflato in lui del Mio spirito, prosternatevi davanti a lui”.
E gli angeli tutti si prosternarono, eccetto Iblîs, che rifiutò di essere insieme ai prosternati.
Allah disse: “O Iblîs, perché non sei tra coloro che si prosternano?”.
Rispose: “Non devo prosternarmi di fronte a un mortale che hai creato di argilla risuonante, di mota impastata”.
Adamo restò per quaranta notti come una massa inerte. Iblîs andava a colpirlo con il piede e il corpo risuonava di un rumore simile a quello che fanno i vasi di argilla quando il vasaio li fa urtare l'un l'altro, girandoli e rigirandoli”. Allah disse: “Fuori di qui, che tu sia bandito. In verità, sei maledetto fino al Giorno del Giudizio!”» (Sura XV, 28-35).
Leggendo i versetti, appare evidente che chi disprezza l’uomo in cui è stato insufflato lo Spirito di Dio si è in realtà venduto ad Iblîs. La maledizione pesa ormai sul suo capo per il giorno del giudizio.
Chi uccide e sgozza civili offende anche il profeta Isa che ha predicato la Parola di Dio, annunciando che bisogna perdonare i nemici ed amarli: Isa ha insegnato che l’odio per l’uomo è proprio di chi disprezza Dio. Egli è passato in mezzo agli uomini sereno, poiché sapeva di essere con Dio, mentre chi sta in mezzo agli uomini con odio, in realtà non ha Dio nel cuore.
Ma offendono Allah, Il Corano, il profeta Maometto ed il profeta Isa anche coloro che scendono in piazza con cartelli contro Charlie Hebdo, ma non innalzano nessun cartello contro gli assassini di uomini.
Insultano Dio perché non testimoniano su di Lui il vero: Egli è molto più offeso dell’uccisione di uomini dinanzi ai quali gli Angeli si sono prostrati per Suo ordine che non di vignette blasfeme contro di Lui.
Chiunque conosce la sua Misericordia sa bene che Egli si attenderebbe dall’uomo la vergogna e la richiesta di perdono dopo crimini così gravi. Si attenderebbe penitenza, lacrime e pianto e non ulteriore odio.
Se per Dio è gravissimo uccidere, ancor più grave è che si inneggi all’omicidio mentre gli uomini sono nel dolore: Dio gradirebbe una sospensione della protesta per le vignette blasfeme, dinanzi all’offesa molto più grave recatagli dall’uccisione di uomini da Lui creati. Perché chi odia un uomo, odia Dio che ha creato l’uomo, chi distrugge la creazione, odia Dio che l’ha fatta.