1/ I vegani ed i vegetariani sono prova, se non dell’esistenza di Dio, almeno dell’esistenza dell’uomo e della sua differenza dall’animale, a motivo della libertà di scegliere il cibo - e dell’ironia che nessun animale ha. La mia dimostrazione: breve nota ironica e tuttavia semi-seria, di Andrea Lonardo 2/ Dopo vegani e fruttariani arriva la filosofia di vita definitiva: i “Sassariani”, di Vittorio Lattanzi 3/ Nasce il gruppo dei ‘vendettariani': “Mangiamo solo carnivori malvagi come squali e ghepardi”, di Gianni Zoccheddu
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1/ I vegani ed i vegetariani sono prova, se non dell’esistenza di Dio, almeno dell’esistenza dell’uomo e della sua differenza dall’animale, a motivo della libertà di scegliere il cibo - e dell’ironia che nessun animale ha. La mia dimostrazione: breve nota ironica e tuttavia semi-seria, di Andrea Lonardo
Mettiamo a disposizione sul nostro sito alcuni appunti semi-seri di Andrea Lonardo. Restiamo a disposizione per l’immediata rimozione se la sua presenza sul nostro sito non fosse gradita a qualcuno degli aventi diritto.
Il Centro culturale Gli scritti (5/2/2015)
I vegani ed i vegetariani sono prova di ciò che vorrebbero nascondere. Se si propone di non mangiare la carne di animali non è perché gli animali sono simili all’uomo, bensì esattamente per il motivo contrario: perché l’uomo è l’unico animale capace di libertà, al punto che può decidere di risparmiare animali.
Se dovessimo attenerci semplicemente alla natura, ecco che essa impone agli animali carnivori di nutrirsi di carne. Nessuna filosofia può impedire ad un grande carnivoro di risparmiare una gazzella. E nessuna morale può esonerare una tigre dal risparmiare un uomo: essa se lo mangia senza discutere.
L’uomo è dotato di denti canini, segno che il suo organismo procede evolutivamente dai carnivori, anche se ha altri denti fatti apposta per le verdure: in effetti, la natura lo ha fatto onnivoro e chiunque si opponga a questa costituzione carnivoro-vegetariana dell'uomo compie una violenza alla sua conformazione naturale.
Eppure l’uomo può, proprio perché non è semplicemente un essere naturale - è anche costitutivamente culturale, capace cioè di elaborazione, di libertà, di amore e di Dio - scegliere dinanzi al cibo e decidere di astenersi da taluni cibi per sua propria decisione.
Teorema: dati i vegani ed i vegetariani, ecco provata la differenza dell’uomo dall’animale. Solo l’essere umano è libero e capace di infinito. E tale resta, sia che si astenga dalle carni in una quaresima indefinita, sia che se ne astenga in tempi penitenziali e la mangi in tempo di Natale e di Pasqua, come San Francesco d'Assisi, a lode del Creatore.
Anche l’ironia, manifestata dai due articoli che seguono, è segno a suo modo della differenza fra l’uomo e l’animale: solo l’uomo sa elaborare l’assurdo-sensato tipico dell’humour.
2/ Dopo vegani e fruttariani arriva la filosofia di vita definitiva: i “Sassariani”, di Vittorio Lattanzi
Riprendiamo dal sito Lercio un articolo di Vittorio Lattanzi pubblicato il 12/11/2014. Restiamo a disposizione per l’immediata rimozione se la presenza sul nostro sito non fosse gradita a qualcuno degli aventi diritto. I neretti sono nostri ed hanno l’unico scopo di facilitare la lettura on-line.
Il Centro culturale Gli scritti (6/1/2015)
E’ il ‘life style’ del momento, vip del calibro di Sharon Stone, Pietro Vierchowod, Frost dei Satyricon e Linus, ma anche molta gente comune che ogni giorno, in maniera esponenziale, adotta questa nuova filosofia di vita new age. Lo scrittore autore del best seller “101modi per essere migliore degli altri” Micheal Grembiulini, con oltre 30milioni di copie vendute e tra i primi a sperimentare in prima persona l’innovativo regime di alimentazione, ci illustra i benefici ed i progressi che la fondazione S.A.S.S., di cui è membro onorario, sta compiendo giorno dopo giorno.
Micheal come è cambiata la sua vita dopo 3 anni da Sassariano?
Radicalmente. Mai come ora mi sento vicino a madre natura. Quando ero vegano non ero completo, con il gruppo ci credevamo onnipotenti, rinunciare alla porchetta e alle burratine, eravamo davvero fighi ma poi tutti i miei compagni prendevano il suv per andare negli alimentari bio o ci pulivamo il sedere con gli alberi. Poi un giorno la mia vita è cambiata, andai in campagna a raccogliere frutta e verdura e raccolsi un melograno in cui viveva una famiglia di forbicine; ho realizzato che avrei distrutto la vita a quei poveri insetti e lo posai in terra, vicino c’era un masso color curry e dall’aspetto invitante, ero affamato e decisi di assaggiarlo. Scoprii un gusto formidabile, franava in bocca, così iniziai ad interessarmi ai vari tipi di rocce e ai valori nutrizionali ed ho scoperto che sono eccezionali. I sassi non hanno colesterolo, né grassi animali o vegetali, né conservanti e né alberi: sono un concentrato di sali minerali ma legati diversamente a livello molecolare.
Ed è una dieta completa quindi? ci sono controindicazioni?
Eccome! E’ per tutte le età, grandi e bambini, manca un’informazione corretta. Non tutti sanno che magnetite ed ematite contengono molto ferro, la polvere da sparo ed i fertilizzanti sono ricchissimi di potassio, gesso, calcare e fluorite contengono grandi quantità di calcio, ma anche magnesio, zinco e sali minerali non mancano. E’ una dieta completa e servita direttamente da madre natura, senza spargimenti di sangue o di alberi. Controindicazione nessuna, qualcuno lamenta rotture dei denti, ma generalmente solo all’inizio, poi man mano con i denti andranno via anche i piccoli disturbi.
Ma poi non si rischia di mangiare sempre le stesse cose?
Errore comune, la dieta è estremamente varia, non come i fruttariani che mangiano solo macedonia o i vegani che reinventano continuamente il tofu. Si va dalla sabbia, ai ciottoli arrotondati, alle ghiaie, tufo, selci e cristalli vari, anche i metalli ma preferibilmente crudi, una volta fusi perdono molte delle proprietà nutritive.
Solo quest’anno a New York sono stati aperti 3 ristoranti di cucina sassariana, molto sofisticati e costosissimi, ma riguardo la vita di tutti i giorni, è facilmente praticabile anche nelle nostre case?
Estremamente facile, il fatto di risparmiarsi viaggio e fila al supermercato ci dà molto più tempo per dedicarci alla preparazione, è una cucina facile ed economica visto che non prevede frigo, credenze o piani cottura, anzi, noi siamo contro le cucine perché si fanno con gli alberi, tolleriamo al massimo gli altiforni.
Come si sostiene la fondazione? E cosa vi spinge a continuare?
La fondazione è sovvenzionata dall’Ordine mondiale dei dentisti e dalle donazioni spontanee sia delle celebrità che degli associati. Lo scorso anno Justin Bieber ci ha regalato un canino il cui ricavato è stato donato alla fondazione per far fronte alle spese legali della gente che ha rischiato di morire dopo esser diventata sassariana. Questo è uno stile di vita, non una moda passeggera, e va praticato con criterio valutando attentamente una corretta alimentazione individuo per individuo. Ogni vita salvata ad un essere vivente ci dà la forza per continuare, e gli alberi, non dimentichiamoci gli alberi.
So che state girando l’Italia con convegni e meeting, come sta procedendo?
Splendidamente, io amo l’Italia, Matera, Sassari, Sassuolo, il Gran Sasso wonderful! Avete una grande tradizione massonica, gli operai della Tav ci hanno invitato alla sagra della sassaiola, che si tiene 2-3 volte all’anno. I sassi di montagna appena tritati hanno un profumo meraviglioso. I nostri sassi provengono solo da allevamenti biologici, vengono raccolti col metodo classico, cioè spostando i sassi 3-4 cm al giorno, in modo da consentire agli insetti che vi abitano sotto di trovare una nuova e umida sistemazione. Evitiamo invece il metodo industriale, intensivo, che sradica da terra sassi e alberi senza cura di ciò che li circonda.
Può regalare a noi ed ai nostri lettori una ricetta rapida e sfiziosa da gustare sotto le feste natalizie?
Sicuramente i ‘Sassi alla Frost’, dolci praline di tufo ricoperte di neve. Una delizia! Save a Tree, Stay Sasso!
3/ Nasce il gruppo dei ‘vendettariani': “Mangiamo solo carnivori malvagi come squali e ghepardi”, di Gianni Zoccheddu
Riprendiamo dal sito Lercio un articolo di Gianni Zoccheddu pubblicato il 4/7/2014. Restiamo a disposizione per l’immediata rimozione se la presenza sul nostro sito non fosse gradita a qualcuno degli aventi diritto. I neretti sono nostri ed hanno l’unico scopo di facilitare la lettura on-line.
Il Centro culturale Gli scritti (6/1/2015)
foto: Giada Parecchio
Da tempo internet e i social network sono diventati le piazze virtuali dove persone da tutto il mondo possono incontrarsi, condividere idee e creare tendenze. Ed è proprio su Fb che è nato un nuovo movimento dalle ferree pratiche alimentari: il Vendettarianesimo.
Il suo fondatore, lo statunitense Joseph Hoes, è un noto pranoterapeuta per giraffe che lavora nel Central Park Zoo di New York, ma in appena 2 mesi ha già ricevuto centinaia di migliaia di adesioni da tutto il mondo, Italia inclusa.
I seguaci di questa filosofia rivendicano il diritto di cibarsi di carne, ma solo di animali che se lo meritano veramente. Niente creature che si nutrono di vegetali, dunque. Nessuna violenza contro poveri coniglietti ghiotti di carote e verdure, nessuna su ovini, bovini, pesci erbivori e unicorni che, come tutti sanno, si nutrono di sogni.
Ci sono bestie feroci, però, che secondo il gruppo meritano lo stesso trattamento riservato alle loro vittime. Si tratta ad esempio degli squali, che non fanno nessuna distinzione tra erbivori e carnivori, come dimostra anche l’ultimo caso alle Hawai dove, poche settimane fa, un pescecane ha aggredito un surfista vegano.
I vendettariani possono, anzi hanno il dovere di mangiare predatori senza pietà come ghepardi, coccodrilli e avvocati, ma anche pipistrelli, rane e iguana (non sono forse animali gli insetti?). Anche sui derivati si applicano le stesse regole: sono ammesse uova di falco, ma non di gallina, latte e formaggi di iene, furetti e orche, ma non di mucche e capre.
Più complessa è la situazione riguardo ai vegetali. In linea teorica sono totalmente banditi, ma gli adepti del vendettarianesimo potranno integrare la loro dieta iperproteica con delle fresche e gustose insalate di piante carnivore.
Il leader italiano del movimento, Rocco Squartafiere, tiene a precisare che non si tratta della solita setta di invasati, come si legge nel suo blog La Bistecchiera Giusta: “Pensiamo che se proprio dobbiamo uccidere altre creature per vivere, allora è meglio prendersela con quelle che compiono a loro volta crudeltà, ma non intendiamo imporre il nostro credo a nessuno. Noi non siamo come certi estremisti”. Gli estremisti a cui si riferisce Squartafiere sono i Rappresagliani, un piccolo gruppo scissionista che si nutre di carnivori esclusivamente adulti, considerando i cuccioli non ancora svezzati creature innocenti, che possono ancora trovare la retta via, ma includendo tra gli adulti anche gli esseri umani.
Sia come sia, il boom di queste nuove tendenze potrebbe avere notevoli risvolti economici: McDonald’s si sta preparando per il lancio del McTiger, mentre in Italia Flavio Briatore, col suo proverbiale fiuto per gli affari, ha già annunciato la vendita di pacchetti vacanze tutto incluso in Kenya, nel suo Billionaire Resort Malindi, dove gli ospiti potranno prendere parte a sanguinosi safari, ammazzando e nutrendosi di leoni, rapaci e sciacalli come lo stesso Briatore.