Lettera su Iniziazione cristiana ed educazione alla carità (Ufficio catechistico, Caritas, Centro missionario, Ufficio migrantes, Centro per il diaconato)

- Scritto da Redazione de Gliscritti: 14 /10 /2014 - 13:10 pm | Permalink | Homepage
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Mettiamo a disposizione sul nostro sito la Lettera su Iniziazione cristiana ed educazione alla carità del Vicariato di Roma, pubblicata l’11 ottobre 2014. Restiamo a disposizione per l’immediata rimozione se la sua presenza sul nostro sito non fosse gradita a qualcuno degli aventi diritto. A questo link è possibile scaricare il file in Word con la formattazione originaria: iniziazione-cristiana-e-carita-2014-definitiva-per-web.doc. Per approfondimenti, cfr. le sezioni Catechesi, scuola e famiglia e Carità, giustizia e annunzio. Il Sussidio Iniziazione cristiana e carità: 2 proposte per le famiglie ed i ragazzi per la Quaresima 2015 1) La Raccolta alimentare, una proposta di servizio per genitori e figli 2) Digiunare con un pugno di riso: un segno diocesano per vivere la carità in Quaresima aiuta a realizzare le proposte.

Il Centro culturale Gli scritti (14/10/2014) 

Vicariato di Roma

Lettera su Iniziazione cristiana ed educazione alla carità

Carissimi Parroci, Vicari parrocchiali e Catechisti,

adempiendo ad una richiesta del Cardinale Vicario, avanzata nella sessione conclusiva del Convegno diocesano lo scorso 15 settembre, noi Direttori e responsabili della Caritas diocesana, del Centro Missionario, dell’Ufficio Migrantes, del Centro di formazione per il diaconato e dell’Ufficio Catechistico vi scriviamo sulla necessità che l’educazione alla carità diventi sempre più parte essenziale dell’itinerario di Iniziazione cristiana nelle nostre comunità parrocchiali e cappellanie.

 Iniziazione cristiana e carità

«L’iniziazione cristiana deve essere anche educazione alla carità, perché il cuore dei ragazzi si dilati all’amore gratuito. Soprattutto i poveri hanno molto da insegnare loro. Essi sono portatori del Vangelo, il loro sguardo diverso sul mondo purifica lo sguardo dei ragazzi. Il Papa ha detto: “Siamo chiamati a scoprire Cristo [nei poveri], a prestare ad essi la nostra voce nelle loro cause, ma anche ad essere loro amici, ad ascoltarli, a comprenderli e ad accogliere la misteriosa sapienza che Dio vuole comunicarci attraverso di loro” (EG 198).
Conosco tante proposte fatte ai ragazzi nelle parrocchie per far crescere il loro amore per le persone in situazione di povertà e per gli anziani. Confido che il Convegno segni un deciso passo avanti in questa direzione. Non si tratta solo di fare delle attività a favore dei poveri, quanto piuttosto di incontrarli e far sì che il rapporto fra i ragazzi ed i fratelli in difficoltà divenga una costante del cammino. L’iniziazione cristiana è un’occasione di vera integrazione anche con le famiglie di immigrati e con persone di diverse classi sociali, proprio perché tutti si trovano insieme ed i bambini stessi aiutano i grandi ad abbattere le barriere e a mostrare che il riferimento a Dio è importante.

Chiedo alla Caritas diocesana, all’Ufficio per la pastorale delle migrazioni e all’Ufficio missionario di riflettere insieme per elaborare proposte che aiutino all’educazione alla carità». Così ci ha detto il Cardinale Vicario, facendosi eco delle parole di Papa Francesco, nell’Evangelii Gaudium, al termine del Convegno diocesano 2014 Un popolo che genera i suoi figli.

Rispondendo a questo invito del Cardinale, desideriamo offrire alcune indicazioni che possono concretizzarlo, perché nell’Iniziazione cristiana risplenda la bellezza del Vangelo, capace di creare nuove relazioni fra gli uomini.

I/ Confrontarsi e condividere - catechisti, diaconi, operatori della carità, animatori delle missioni e dell’accoglienza degli immigrati - per educare insieme

Innanzitutto vorremmo suggerire a tutte le comunità parrocchiali e alle cappellanie di far incontrare insieme i catechisti, i diaconi, gli operatori della carità, i cappellani dei migranti e gli animatori delle missioni presenti sul territorio. Le iniziative più vive e belle, più adatte al contesto dove si vive, non nascono a tavolino, ma dall’incontro fra le persone, dalla stima e dalla fiducia che sorge dalla condivisione con i fratelli nella fede. Ognuno potrà così portare il suo contributo a partire dalla domanda più semplice: come possiamo insieme, come comunità cristiana, educare i nostri figli alla fede ed alla carità del Vangelo? La comunità cristiana genera alla fede le nuove generazioni coinvolgendole in quegli atteggiamenti di carità che già sono maturati nella comunità stessa. Ovviamente ci si dovrà domandare quali siano i primi passi da proporre ai bambini, ai ragazzi ed alle loro famiglie, per indicare qualcosa che sia adatto a chi è all’inizio di un cammino e che è anche in giovane età (i bambini ed i ragazzi dell’Iniziazione cristiana). Alla meta si potrà giungere pian piano.

II/ Qualche proposta concreta per le famiglie con i loro ragazzi

Desideriamo anche proporre alcune iniziative che ci sono sembrate particolarmente adatte e che possono aiutare la comunità parrocchiale a riflettere su cosa è utile per chi sta compiendo l’itinerario dell’Iniziazione cristiana.

1) La Raccolta alimentare, una proposta di servizio per genitori e figli

Per le famiglie che accompagnano i loro figli può essere proposta innanzitutto la bella iniziativa della Raccolta alimentare, proposta dalla Caritas diocesana.

Il sabato 7 febbraio ed il sabato 9 maggio, d’accordo con diversi supermercati di Roma, tanti volontari chiederanno all’ingresso dei magazzini di acquistare del cibo donandolo alla Caritas per poter aiutare con esso i poveri che si rivolgono agli Empori della solidarietà o per sostenere famiglie in difficoltà.

Questa iniziativa può essere vissuta insieme dai bambini e dai loro genitori, organizzando bene diversi turni per tutta la giornata. Fra l’altro, per molti adulti è più facile all’inizio mettersi in gioco in un’attività di servizio che in un cammino di formazione: la raccolta alimentare potrebbe così aiutarli a venire allo scoperto e a conoscere altre famiglie già inserite nella comunità parrocchiale. L’iniziativa ha un’alta valenza educativa poiché i figli vedranno i loro genitori appassionarsi al servizio dei più bisognosi, non a parole, ma con i fatti. E' stato preparato a riguardo un piccolo Sussidio.

2) Testimoni della missione e dell’accoglienza degli immigrati durante i GREST e gli oratori estivi

Una seconda proposta riguarda i GREST e gli oratori estivi. Missionari nelle diverse parti del mondo e cappellani e catechisti delle diverse comunità di immigrati a Roma sono a disposizione per intervenire nelle settimane delle attività estive che vedono insieme tanti ragazzi e, talvolta, i loro genitori. Potranno raccontare ai partecipanti all’Iniziazione cristiana la gioia e la fatica di annunziare il Vangelo in tutto il mondo e mostrare come la Chiesa di Roma accolga tanti immigrati aiutandoli a conservare la fede cristiana che hanno ricevuto nella loro terra di origine, divenendo testimoni di essa proprio qui nella nostra città.

Si può pensare anche a momenti di testimonianza, di dialogo e di gioco con i ragazzi: il Centro missionario diocesano e l’Ufficio Migrantes sono a disposizione per qualsiasi suggerimento.

3) Incontro dei ragazzi dell’Iniziazione cristiana con i diaconi, con gli operatori della Caritas, con gli inviati in missione dalla diocesi di Roma e con i cappellani degli immigrati

Ci permettiamo di suggerire che i diaconi, gli operatori della Caritas, i missionari romani e i cappellani degli immigrati possono essere invitati ad incontrare i ragazzi dell’Iniziazione cristiana in un periodo adatto dell’anno ed, in particolare, nell’ottobre missionario o nella Quaresima di carità.

Come si è già detto, ogni comunità parrocchiale vive tante relazioni con i più poveri attraverso gli operatori della Caritas parrocchiale, i gruppi missionari legati ad uno o all’altro paese del mondo, i cappellani di gruppi di immigrati presenti sul proprio territorio: vale la pena invitarli ad incontrare i ragazzi ed i loro genitori. Ovviamente i nostri uffici diocesani sono sempre disponibili per aiutare chi ne avesse bisogno, ad esempio suggerendo persone in grado di raccontare come si vive la fede cristiana nei luoghi di povertà della nostra città o nelle diverse culture del mondo.

4) Digiunare con un pugno di riso: un segno diocesano per vivere la carità in Quaresima

Vogliamo poi proporre un segno diocesano che i ragazzi e le loro famiglie potranno vivere in Quaresima, il Mercoledì delle ceneri ed il Venerdì santo. Tutti i ragazzi potranno preparare per la domenica in cui cade il Carnevale un piccolo sacchetto con un pugno di riso, con all’interno un biglietto esplicativo sul senso del digiuno e della carità in Quaresima, da donare a tutte le persone che si recheranno a messa.

Lo doneranno a tutti per invitare a mangiare nei giorni di digiuno del Mercoledì delle Ceneri e del Venerdì Santo solo quel pugno di riso: con il digiuno anche il corpo partecipa al cammino quaresimale e fa riscoprire al cuore la fame della Parola di Dio. Inoltre quel pugno di riso può ricordare che per tantepersone nel mondo, anche per tanti bambini, un pugno di riso è l’unico pasto di un’intera giornata. L’Ufficio Catechistico ha preparato un piccolo sussidio al riguardo.

5) Per i catechisti giovani e per i ragazzi che hanno concluso l’Iniziazione cristiana si propone il coinvolgimento nella campagna per la pace “Io non abito qui! in cammino con chi fugge dalla guerra”

Vogliamo proporre ai ragazzi che hanno già concluso l’itinerario di Iniziazione cristiana la Campagna “Natale Solidale in Libreria”, che si svolgerà dall’8 al 24 dicembre 2014. I ragazzi saranno coinvolti nell’incartare regali in alcune librerie della città ed il ricavato del loro lavoro sarà utilizzato in favore della Campagna di Solidarietà Internazionale "Io non abito qui! in cammino con chi fugge dalla guerra" in sostegno delle famiglie profughe dalla guerra in Siria che si rivolgono alle Caritas nazionali di Turchia e del Libano. Possono essere coinvolti ragazzi dell’ultimo anno delle superiori. La Campagna avrà il suo culmine nella “Festa per la Pace”, il 15 febbraio 2015.

6) Per i catechisti la proposta della partecipazione ad itinerari in diversi luoghi di missione

Desideriamo infine proporre a tutti i catechisti ed ai ragazzi che hanno già concluso l’Iniziazione cristiana di partecipare a qualche viaggio missionario. L’Ufficio missionario ne organizza ogni anno qualcuno (recentemente ci siamo recati in Perù, Mozambico, Albania, India). Per i catechisti è un’occasione per conoscere direttamente il servizio di annunzio del Vangelo e di catechesi che si compie in tante parti del mondo. Queste esperienze arricchiscono tanto il servizio dei catechisti in Roma, aprendo la mente ed il cuore dei partecipanti agli orizzonti della Chiesa intera. Quanto prima saranno comunicati gli itinerari che saranno proposti per l’estate 2015.

Grazie della vostra fatica nel Signore, grazie per tutto il lavoro che insieme stiamo facendo perché la Chiesa generi sempre nuovi figli alla fede, alla speranza e alla carità

Dal Vicariato, 11 ottobre 2014

+ Matteo Zuppi, Centro Missionario
Don Enrico Feroci, Caritas Diocesana
Don Andrea Lonardo, Ufficio Catechistico
Don Pierpaolo Felicolo, Ufficio Migrantes
Don Nicola Filippi, Centro per il Diaconato permanente