1/La Corea del Nord impone agli uomini un solo taglio di capelli: il “Kim Jong-un style” 2/ Corea del Nord, il taglio di capelli è di regime, di Elmar Burchia
Riprendiamo due brevi articoli dal sito della rivista Tempi (26/3/2014) e dal Corriere della sera del 22/2/2013 che informano sul progressivo inasprimento delle norme riguardanti il taglio di capelli. Restiamo a disposizione per l’immediata rimozione se la sua presenza sul nostro sito non fosse gradita a qualcuno degli aventi diritto. I neretti sono nostri ed hanno l’unico scopo di facilitare la lettura on-line.
Il Centro culturale Gli scritti (28/3/2014)
1/La Corea del Nord impone agli uomini un solo taglio di capelli: il “Kim Jong-un style” (dalla rivista Tempi, 26/3/2014)
Quando si tratta di un regime e del culto della personalità di un dittatore, tutto fa brodo. Ecco perché, come riferisce Radio Free Asia, da due settimane la Corea del Nord ha imposto a tutti gli uomini del paese un unico taglio di capelli: quello del dittatore Kim Jong-un. Fino a poco tempo fa ad essere vietate erano solo le zazzere e gli uomini potevano scegliere tra dieci tagli tipo. Ora invece i nordcoreani dovranno rasare i capelli attorno alle tempie e lasciarli crescere sul capo. Potranno permettersi al massimo un ciuffetto ribelle da far scendere sulla fronte. Almeno fino a quando il giovane Kim non deciderà di cambiare look.
2/ Corea del Nord, il taglio di capelli è di regime, di Elmar Burchia (dal Corriere della sera del 22/2/2013)
Revival degli anni ‘50 in Corea del Nord: il controllo del regime comunista arriva persino nel negozio del parrucchiere. Un fotografo dell’agenzia Associated Press, entrato nel Paese per documentare la vita quotidiana dei nordcoreani, ha scoperto dei manifesti affissi nei negozi di coiffeur che mostrano le acconciature consentite per lei e per lui. Le donne vengono incoraggiate a scegliere tra 18 tagli di capelli, gli uomini solo tra 10.
LE MISURE DI PYONGYANG - Uniformità perfetta, anche nel taglio dei capelli: sul manifesto dentro un negozio di parrucchiere di Pyongyang si vedono 18 donne con i capelli neri e una messa in piega decisamente demodé, perlomeno per la moda e i gusti occidentali. L'imposizione per lui e per lei? Non avere una lunghezza controrivoluzionaria. Gli uomini-modelli ritratti nelle foto sembrano infatti usciti da un catalogo di sessant’anni fa: capelli corti, a spazzola o blocchi lisci pettinati all'indietro. Per certi versi ricorda la pettinatura di Elvis Presley o di John Travolta in Grease.
UOMINI E DONNE - Le regole della messa in piega risalgono al 2005: il regime nordcoreano aveva dichiarato guerra ai capelli lunghi con una campagna nazionale in tv intitolata: «Tagliamoci i capelli in base allo stile di vita socialista». L'appello alla popolazione (maschile): una tolleranza massima di cinque centimetri di lunghezza per la sommità del cuoio capelluto e da uno a 5 centimetri per i lati e la nuca. Più libertà ce l’hanno gli uomini anziani che possono farsi crescere i capelli fino a sette centimetri prima di recarsi dal barbiere. La campagna, che descriveva i capelli lunghi come sinonimo di «decadenza occidentale», era stata lanciata da Kim Jong-il. Il Caro Leader aveva una particolare avversione per gli uomini con i capelli lunghi che considerava «disgustosi» e «impossibili da distinguere dalle donne».
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