Cercare uno che ci dia ragione o fare spazio alla grazia?

Dialogo con un prete che mi racconta:

Ci sono situazioni in cui ti accorgi che la persona che viene da te, viene per avere un alleato, non per capire la volontà di Dio. Può avvenire quando una persona ti viene ad esporre la sua situazione familiare. Può venire, infatti, solo per accusare il coniuge, non per capire come amarlo. Può capitare per una questione di denaro o di eredità. E’ per questo che Gesù dice: “Chi mi ha costituito giudice tra di voi?” Gesù si sottrae quando è chiaro che l’altro cerca qualcuno che gli dia ragione, quando non c’è spazio per un discorso diverso, evangelico.

E conclude:

Capisci la differenza se pensi a quando uno viene, invece, per confessarsi. Lì l’altro può anche aver sbagliato, ma il penitente, se è veramente tale, ti dice: “E’ anche colpa mia, è mio il peccato, sono io ad essere responsabile della situazione, non solo l’altro. Io, io debbo chiedere perdono al Signore e debbo cambiare”. E’ evidente che c’è uno spazio per l’opera della grazia, che non è tutto già deciso!