L’amore di Gesù per l’uomo è esplicitato solo da Giovanni e da Paolo... (di G.M.)
[Nella lettera ai Galati] la fede si fonda sull’affidabilità «del Figlio di Dio che mi ha amato e ha dato se stesso per me». [...] La chiave del mistero viene data da un’altra novità ancora: l’iniziativa travolgente di Cristo è stata una manifestazione di amore. I vangeli sinottici non esplicitano mai questo aspetto. Paolo lo esplicita. Il quarto vangelo vi insiste molto.
Così, in un passaggio estremamente conciso, Albert Vanhoye nell’ottimo articolo La fede nella lettera di Paolo ai Galati (Rivista Teologica di Lugano XII 1/2007 123-138, precisamente p.126). Paolo e Giovanni sono utili per una ricostruzione del Gesù reale? Se si accogliessero acriticamente le tesi di coloro che escludono a priori Paolo e Giovanni come testimoni storicamente attendibili di Gesù, si arriverebbe al paradosso di dover ammettere che l’amore di Gesù per gli uomini sulla croce non appartiene al nucleo veritiero della vita del Cristo.
Invece, essi esplicitano ciò che è realmente presente nei sinottici e nella vicenda terrena del Signore. Esattamente lo stesso che avviene per gli altri temi incandescenti neotestamentari come l’unicità incomparabile di Gesù come rivelatore di Dio, irriducibile a qualsiasi altra mediazione compresa quella della Torah, e come la salvezza che solo tramite lui è donata al mondo.
Così, in un passaggio estremamente conciso, Albert Vanhoye nell’ottimo articolo La fede nella lettera di Paolo ai Galati (Rivista Teologica di Lugano XII 1/2007 123-138, precisamente p.126). Paolo e Giovanni sono utili per una ricostruzione del Gesù reale? Se si accogliessero acriticamente le tesi di coloro che escludono a priori Paolo e Giovanni come testimoni storicamente attendibili di Gesù, si arriverebbe al paradosso di dover ammettere che l’amore di Gesù per gli uomini sulla croce non appartiene al nucleo veritiero della vita del Cristo.
Invece, essi esplicitano ciò che è realmente presente nei sinottici e nella vicenda terrena del Signore. Esattamente lo stesso che avviene per gli altri temi incandescenti neotestamentari come l’unicità incomparabile di Gesù come rivelatore di Dio, irriducibile a qualsiasi altra mediazione compresa quella della Torah, e come la salvezza che solo tramite lui è donata al mondo.