La vita è sacra: dinanzi alla morte e dinanzi all'uomo alla Thyssenkrupp di Torino (di G.M.)
“La vita è qualcosa di sacro da difendere”, la vita è sacra. Così ha affermato il presidente del consiglio Romano Prodi dopo le terribili morti alle acciaierie ThyssenKrupp di Torino. Ha parlato da laico o da credente? Può un non credente rifiutare espressioni come queste? Può dire qualcuno dinanzi all’assurdità di morti come queste: “La vita umana non è sacra”? Sarebbe legittimo opporre ad espressioni simili che il termine “sacro” è un termine non verificabile o non falsificabile, comunque non appartenente all’ambito scientifico?
Invece il grido altissimo “la vita è sacra” dice che credenti e non credenti si trovano uniti nel testimoniare l’esistenza di una “sporgenza” dell’uomo rispetto a ciò che è empiricamente dimostrabile. Nessuna esigenza lavorativa giustifica la morte di una persona. Che ognuno si arresti dinanzi all’uomo che nasce e che muore e lo riconosca.
Invece il grido altissimo “la vita è sacra” dice che credenti e non credenti si trovano uniti nel testimoniare l’esistenza di una “sporgenza” dell’uomo rispetto a ciò che è empiricamente dimostrabile. Nessuna esigenza lavorativa giustifica la morte di una persona. Che ognuno si arresti dinanzi all’uomo che nasce e che muore e lo riconosca.