Contro il negazionismo. Basta la cultura, di Renzo Gattegna
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Riprendiamo da L’Osservatore Romano del 26/3/2011 un testo di Renzo Gattegna. Restiamo a disposizione per l’immediata rimozione se la presenza sul nostro sito non fosse gradita a qualcuno degli aventi diritto. I neretti sono nostri ed hanno l’unico scopo di facilitare la lettura on-line. Sulla Shoah, vedi su questo stesso sito la rassegna libraria Voci dalla Shoah e la mostra fotografica Vicino a noi.
Il Centro culturale Gli scritti (26/3/2011)
Anticipiamo l'editoriale che il presidente dell'Unione delle Comunità Ebraiche Italiane ha scritto per il prossimo numero di "Pagine Ebraiche", la rivista dell'unione diretta da Guido Vitale.
Il dibattito sull'opportunità dell'emanazione di una legge che contempli e definisca il reato di negazionismo è in pieno svolgimento. Lo spirito dell'iniziativa è certamente da condividere, ma non sono da sottovalutare le difficoltà e le insidie che si presenteranno sia nella stesura del testo che nell'applicazione della legge.
Nella nostra civiltà giuridica è certamente lecito il contrasto alla diffusione di falsità storiche, ma costituirebbe una grave violazione dei principi fondamentali l'introduzione di qualsiasi tipo di reato di opinione. Nessuna rilevanza penale potrà essere attribuita ai pensieri, ma solo agli atti e ai comportamenti che siano lesivi di diritti e nei quali si configurino ingiurie, diffamazioni, offese alla dignità, incitamenti all'odio e all'uso della violenza, soprattutto se ispirati da finalità di razzismo e di xenofobia.
Nella difesa della verità e nella lotta contro la diffusione di falsità storiche il ruolo più complesso e più importante spetterà sempre alla cultura; la tutela giudiziaria non dovrà sostituire, ma aggiungersi e integrare, l'attività educativa, l'unica in grado di prevenire che le nuove generazioni vengano avvelenate da versioni strumentalmente alterate dei fatti storici.
Una legge mirata a colpire i falsari che tentano di negare la Shoah sarà utile solo se saprà affermare principi universali e costituire una efficace difesa per tutti i perseguitati. Se sarà un baluardo per la difesa della libertà di tutti.
(©L'Osservatore Romano 26 marzo 2011)