Una proposta per la catechesi di Iniziazione cristiana di genitori e figli con Le domande grandi dei bambini, per il 2020-2021, di Andrea Lonardo

- Scritto da Redazione de Gliscritti: 03 /09 /2020 - 22:56 pm | Permalink | Homepage
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Riprendiamo sul nostro sito una nota di Andrea Lonardo. Restiamo a disposizione per l’immediata rimozione se la sua presenza sul nostro sito non fosse gradita a qualcuno degli aventi diritto. I neretti sono nostri ed hanno l’unico scopo di facilitare la lettura on-line. Per approfondimenti, cfr. la sezione Iniziazione cristiana.

Il Centro culturale Gli scritti (3/9/2020)

Copertina provvisoria della nuova edizione in due 
volumi de Le domande grandi dei bambini, I volume

Un maggiore coinvolgimento dei genitori nella catechesi è da anni all’ordine del giorno nei programmi pastorali delle diverse diocesi. L’affermazione “La questione dei genitori è quella decisiva” è un ritornello di qualsiasi convegno sul tema.

Ebbene le incerte condizioni dettate dal virus possono essere un’opportunità per non rimandare ancora ciò che da tempo è evidente.

La difficoltà che avremo quest’anno di riunire i ragazzi in parrocchia - dovremo noi per primi adottare tutte le misure di sicurezza che adotterà la scuola - può far sognare che la trasmissione della fede avvenga nelle case o che la catechesi dei bambini possa far riscoprire la fede ai genitori.

La nostra proposta è che non ci si limiti ad un sussidio che proponga attività in casa, bensì che si scelga un vero e proprio libro da leggere insieme, genitori e figli. Il ricordo di genitori che leggono qualcosa ai figli si imprime nella memoria dei piccoli come una delle esperienze più belle che richiameranno tante volte alla mente una volta cresciuti. Ma sarà anche un momento prezioso per i genitori, che riscopriranno così quell’intimità con i loro figli che a volte, nella fretta dei ritmi lavorativi, viene a mancare.

La lettura può avvenire al pomeriggio, se padre o madre possono stare a casa in quelle ore, ma più facilmente alla sera, una volta terminato il lavoro. Si può pensare ad una “catechesi” prima di addormentarsi! Don Bosco invitava a dare la “buonanotte” con un pensiero spirituale o un racconto di un fatto bello tornato alla memoria. La lettura del libro scelto per la catechesi potrà essere la “buonanotte”.

Ecco il posto, in questo nuovo anno difficile, de Le domande grandi dei bambini, ma anche di altri libri che siano adatti a presentare il cuore del cristianesimo.

Il suggerimento è che le parrocchie scelgano, comunque, un libro su Gesù e la fede cristiana con belle immagini e con parole appassionate che i genitori possano leggere a casa con i figli. Ovviamente Le domande grandi dei bambini è uno di questi libri possibili e, per noi, il migliore! Sarà disponibile, fra l’altro, entro la fine di settembre 2020, la nuova edizione in due volumi, proprio perché corrispondano ai due anni che in moltissime parrocchie italiane sono il tempo della preparazione alla prima Comunione.

Come utilizzare concretamente Le domande grandi dei bambini?

Il sacerdote responsabile della catechesi di genitori e bambini potrebbe convocare i genitori all’inizio dell’anno, ad ottobre, al termine della messa di benedizione della catechesi.

In quell’occasione potrebbe presentare Le domande grandi dei bambini o l’altro libro scelto dalla comunità e spiegare come si svolgerà l’anno, in maniera diversa dagli anni precedenti. Potrebbe annunziare che ogni mese i catechisti saranno incaricati di lavorare con i bambini in presenza o via Zoom a partire dalle immagini di un determinato capitolo del libro, lasciando poi, la settimana dopo, ai genitori il compito di leggere quel capitolo nelle case, al pomeriggio o alla sera, insieme ai figli.

La lettura comune genitori-figli genererà certamente domande, ma soprattutto aiuterà i padri e le madri a riscoprire come possano loro stessi dialogare sulla fede con i loro figli.

Ne Le domande grandi dei bambini i genitori potranno in anticipo leggere la parte loro dedicata nel libro, in maniera da fare loro per primi un percorso di riscoperta della fede.

Una volta al mese, il prete responsabile della catechesi, potrebbe poi fermarsi dopo la messa domenicale con genitori e figli per sottolineare i punti più importanti del cammino ed ascoltare le domande sorte nella lettura e nel dialogo nelle case. In questa maniera, sempre, la domenica e l’eucarestia resterebbero i punti nodali del cammino.

La settimana successiva, infine, quindi una volta al mese, si potrebbe invitare, in presenza o in streaming, un testimone che racconti della sua vita, a partire dal capitolo del libro che si è approfondito nelle settimane precedenti.

Le difficoltà da affrontare

La difficoltà più grande da affrontare è quella della disponibilità dei genitori a leggere insieme ai figli. I genitori si vergognano, spesso, a parlare di fede. Oppure non sono proprio credenti.

Dinanzi a questi ostacoli non sarebbero opportune delle schede. Innanzitutto perché si tornerebbe alla solita catechesi fatta di piccole attività che non toccano il cuore, ma anche perché sarebbe troppo difficile per genitori che si vergognano, mentre leggere insieme è più vero e semplice, ma, soprattutto, più significativo.

Leggere insieme è innanzitutto una cosa possibile a tutti. Il genitore non deve annunziare subito la sua fede, che può essere debole, ma più semplicemente leggere insieme al figlio. Questo piace ad entrambi: tale piacere può essere riscoperto se è stato abbandonato dopo i primi anni o scoperto se non è mai stato praticato. Leggere Le domande grandi dei bambini insieme può essere fatto anche da genitori di poca cultura e questo è straordinario.

Nel primo incontro in parrocchia con tutti i genitori sarà bene affrontare l’obiezione implicita che essi hanno sull’annunciare la fede e ricordare, invece, quanto sia stato stato bello nella loro infanzia avere avuto vicino a sé dei genitori che leggevano con loro. Si potrà far immaginare loro quale intimità si crea quando si legge insieme qualcosa, quando il genitore legge ad alta voce quel testo, oppure lo lascia leggere ad alta voce al figlio e lui sta ad ascoltarlo.

Io stesso conosco tante storie di genitori che hanno letto romanzi interi - da Il signore degli anelli ad Harry Potter - con i figli, un pezzetto a sera, ed i figli erano contentissimi.

Anzi, il problema sarà che i figli vorranno andare avanti oltre il capitolo di quel mese e li si dovrà accontentare,

Sorgeranno spontaneamente le domande. Ai bambini piace domandare e dire: “Perché?” I genitori potranno così rispondere, o anche, talvolta, dire che loro stessi hanno bisogno di capire meglio qualcosa e chiederanno ai sacerdoti o ai catechisti.

L’ideale sarebbe leggere insieme, padre, madre e figlio, e non solamente insieme ad uno dei due genitori. Questo permetterebbe anche all’uomo e alla donna di iniziare a condividere qualcosa della fede, cosa che non è abitualmente facile.

Si deve enunciare anche tale difficoltà, quando si incontrano i genitori la prima volta, e poi, via via, chiedere se riescono a farlo, o se il tutto viene demandato ad uno solo dei due.

Certo è che quando si afferma che la catechesi di Iniziazione cristiana deve coinvolgere i genitori, si hanno in mente entrambi, il padre e la madre, ma anche gli altri fratelli. Vale la pena far immaginare che questa cosa che è apparentemente inusuale e sembra difficilissima, è in realtà possibile e anzi diverrà un giorno una memoria molto cara, perché contribuisce a far condividere momenti di intimità e di fede in casa.

Vale la pena trasformare così l’obiezione sulla difficoltà in opportunità, data dalle circostanze di questo anno con il virus. I genitori dovranno essere rassicurati, suggerendo di non preoccuparsi prima di sapere cosa dire: potranno, infatti, attingere alla loro sapienza di vita, per raccontare ciò che di bello hanno vissuto, lasciando aperti i quesiti cui non riescono a rispondere.

Copertina provvisoria della nuova edizione in due 
volumi de Le domande grandi dei bambini, II volume