“Il finale della sinfonia Jupiter non può essere che così com'è”: Mozart e Vivaldi (da You tube) per comprendere l'indeducibilità della rivelazione divina dalle nostre domande
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H.U. von Balthasar (in Solo l'amore è credibile, Borla, Roma, 1991, pp. 54-58) ha proposto un accostamento fra l'esperienza della bellezza musicale e l'incontro con Dio in Gesù Cristo:
“Se esiste il finale della sinfonia Jupiter – cosa che non posso supporre, dedurre e spiegare attraverso nulla che sia intrinseco a me – essa non può essere che così com'è: in questa forma sta la sua necessità, nella quale nessuna nota può essere spostata salvo che dallo stesso Mozart”. A maggior ragione – afferma Balthasar – Dio non è deducibile dalle nostre esigenze e domande.
Proponiamo di seguito, da You tube, il finale, appunto, della Sinfonia Jupiter, l'Aria della Regina della notte dal Flauto Magico in due versioni ed, infine, un brano da Vivaldi.
W. A. Mozart, Sinfonia 41, Jupiter, K.551, IV movimento, Molto allegro, Academy Of Ancient Music, diretta da Christopher Hogwood, Suntory Hall, Tokyo, June 2001:
W. A. Mozart, Il Flauto magico: Diana Damrau interpreta in studio la Regina della notte:
L'Aria della Regina della notte è, in realtà, un brano drammatico, nel quale la regina chiede alla figlia di uccidere Zarastro. Amadeus di Milos Forman ne offre una versione molto più addolcita, comunque straordinaria, cantata da June Anderson - non è, però, l'attrice che compare nel film stesso:
Infine, il contro-tenore Philippe Jaroussky che canta l'Aria di Antonio Vivaldi Vedrò con mio diletto: