La Stazione Internazionale Orbitante (ISS). Sunita Williams ci invita a visitarla, AstroSamantha ci mostra le immagini sacre che la adornavano, perché molti degli astronauti sono veramente scienziati e, al contempo, credenti, Cady Coleman suona il flauto per onorare Jurij Gagarin (video dalla NASA). Tre video da mostrare nel cammino della prima Comunione. Invito alla visione di Andrea Lonardo
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Riprendiamo sul nostro sito tre video della NASA. Per approfondimenti, cfr. la sezione Scienza e fede, in particolare Come il giornalismo nasconde la realtà a partire dall’ideologia dei potentati che lo guidano. Le icone ortodosse sulla Stazione spaziale interazionale (ISS) non ci sono più: una questione di deontologia professionale. Breve nota di Andrea Lonardo.
Il Centro culturale Gli scritti (29/1/2017)
N.B. de Gli scritti
I tre video sono veramente belli, senza se e senza ma. Li consigliamo anche ai catechisti perché li mostrino ai bambini, selezionandone alcune parti.
1/ È tradizione spaziale che l’astronauta che lascia l’ISS (International Space Station - Stazione Spaziale Internazionale) possa realizzare un desiderio. Nel primo video Sunita Williams si avvale di tale tradizione per realizzare un video nel quale mostra l’intera ISS e spiega come funzioni, come si dorma al suo interno, come si mangi in assenza di gravità, come si vada in bagno, come ci si lavi i capelli, mostrando anche le diverse attrezzature e le diverse sezioni della Stazione la cui responsabilità ricade sotto le diverse nazioni che collaborano al progetto. Magnifico video!
2/ Nel secondo video è ripreso l’arrivo di Samantha Cristoforetti nella ISS con gli altri due compagni di viaggio e la loro accoglienza da parte dei tre astronauti già presenti sulla ISS. Segue la conferenza stampa e il dialogo con i familiari sulla terra, nel quale si vede la sezione russa con tutte le immagini sacre portate in orbita dagli astronauti russi cristiani.
3/ Nel terzo video si vede l’astronauta Cady Coleman che duetta con il flauto traverso con Ian Anderson a terra, per ricordare Jurij Gagarin.
