Partire dall’annunzio della grandezza della fede: la proposta de Le domande grandi dei bambini. Catechesi e teologia fondamentale. Breve nota di Andrea Lonardo
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Riprendiamo sul nostro sito una breve nota di Andrea Lonardo. Per approfondimenti, cfr. la sezione Catechesi, scuola e famiglia.
Il Centro culturale Gli scritti (11/9/2016)
Partire dall’annuncio della fede, perché non c’è nulla di più solido, di più profondo, di più sicuro, di più consistente e di più saggio[1]. Proporre la fede senza presupporla né nei bambini, né nei genitori[2]. È questo ciò che Le domande grandi dei bambini (edizioni Itaca, 2016) intende porre al centro. E, infatti, il primo volume (cui seguirà il secondo sul Padre nostro, sulla vita di Gesù, sull’Eucarestia e la Confessione) è una presentazione della fede, un annuncio di essa.
In questo modo si è voluto evitare il rischio sia di una presentazione morale o moralistica della fede che partisse dal dovere di bambini e genitori di essere buoni, di essere altruisti, di dover obbedire ai comandamenti, senza scoprire prima di essere amati, di essere figli, di aver ricevuto da Dio misericordia per potere per grazia condividerla con altri.
Ma si è voluto anche evitare il rischio di una catechesi con un impianto socializzante, quasi che la prima cosa da proporre fosse quella di una socializzazione, di un inserimento nella comunità con la proposta di giochi, di attività, di cruciverba o di disegni, quasi che la fede si potesse dare per scontata e si trattasse solo di familiarizzare maggiormente con essa.
Le domande grandi dei bambini è un testo che parte dalla consapevolezza che la fede non solo non è conosciuta, ma talvolta è addirittura conosciuta oggi in maniera opposta alla sua realtà più profonda.
Cerca di partire direttamente dall’annuncio della fede, perché bambini e genitori hanno bisogno innanzitutto di affrontare le loro vere domande su di essa:
1/ Cosa c’è di nuovo nella fede cristiana?
2/ Cosa c’è di grande nella fede cristiana?
3/ Cosa c’è di diverso nella fede cristiana?
4/ Cosa c’è di necessario nella fede cristiana?
5/ Perché la fede cristiana è questione di vita o di morte, di felicità o di infelicità, di pienezza di vita o di mancanza di senso?
6/ Perché è Gesù Cristo a rivelare al mondo l’amore di Dio e perché lui ci è necessario nell’amore?
Con questa impostazione le domande grandi dei bambini vuole aiutare i catechisti a concentrarsi innanzitutto su tali questioni per essere fedele all’uomo di oggi, così diverso dagli uomini delle passate generazioni che forse non avevano bisogno di scoprire dalle radici la grandezza della fede, ma solo di divenire coscienti delle sue implicazioni morali e di essere inseriti più profondamente nel tessuto sociale della Chiesa.
Insomma il primo dei due volumi de le domande grandi dei bambini affronta la questione: «Perché oggi vale la pena essere cristiani?», riflettendo sulla contro-domanda di Pietro: «Signore, da chi andremo? Tu solo hai parole di vita eterna».
Una presentazione della fede, insomma, che parta dal suo cuore, dal suo nucleo più vivo e caldo e non da questioni secondarie.
Per chi conosce le discipline teologiche si potrebbe dire che Le domande grandi dei bambini cerca di fare tesoro in maniera popolare di ciò che fa in maniera colta la teologia fondamentale, presentare cioè i fondamenti della fede, insieme alla loro bellezza e alla loro credibilità.
Note al testo
[1] Cfr. papa Francesco, Evangelii gaudium 165.
[2] Cfr. papa Benedetto XVI, discorso al Convegno della diocesi di Roma, 13/6/2011.