Plutone supera ciò per cui siamo andati fin lì con la nostra sonda (dal blog Berlicche)
Riprendiamo quasi integralmente dal blog berlicche.wordpress.com un articolo pubblicato il 15/7/2015. Restiamo a disposizione per l’immediata rimozione se la sua presenza sul nostro sito non fosse gradita a qualcuno degli aventi diritto. I neretti sono nostri ed hanno l’unico scopo di facilitare la lettura on-line. Per approfondimenti, vedi la sezione Scienza e fede.
Il Centro culturale Gli scritti (16/7/2015)
Adesso siamo passati anche vicino a Plutone, gli abbiamo dato una bella occhiata e abbiamo scoperto che non assomiglia per niente a ciò che si era immaginato. Ho appena visto, live, uno degli astronomi responsabile del progetto affermare che non si sarebbe mai aspettato che Plutone non possedesse nessun cratere d’impatto.
In effetti nessuno degli oggetti del sistema solare visti finora si assomiglia. Ognuno di loro – che non sia proprio un piccolo sasso – è molto diverso da tutti gli altri. Ognuno stupisce (...).
Guardando le facce esaltate degli astronomi dopo il successo dell’impresa a cui hanno dedicato anni, mi sono detto che è proprio lo stupore, il desiderio di essere stupiti che ci spinge sempre un poco più lontano.
Come ha detto uno di loro alla fine della conferenza, il sistema di Plutone è meraviglioso, e
this was what we came for,
questo è ciò per cui siamo venuti;
al che un’altra gli ha risposto:
This exceeds what we came for,
questo supera ciò per cui siamo venuti.
Ecco, la realtà supera ciò che possiamo pensare. Vuol dire che non siamo noi a farla. E questo, non è meraviglioso?