Chi odia non viene da Dio e non conosce Dio: è l’amore il segno certo offertoci da Gesù/Isa per riconoscere chi cammina sulla via di Dio. Breve nota di Andrea Lonardo dopo l’odio scatenatosi al Museo del Bardo a Tunisi
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Il Centro culturale Gli scritti (20/3/2015)
Tunisi, Museo del Bardo, Battistero
«Chi dice di essere nella luce e odia suo fratello, è ancora nelle tenebre. Chi ama suo fratello, dimora nella luce e non v'è in lui occasione di inciampo. Ma chi odia suo fratello è nelle tenebre, cammina nelle tenebre e non sa dove va, perché le tenebre hanno accecato i suoi occhi» (1 Gv 1,9-11).
Così il più grande amico di Gesù (Isa nel Corano), Giovanni il discepolo amato, ci aiuta a riconoscere chi viene da Dio e chi viene dal diavolo. La ragionevolezza è un grande criterio per riconoscere chi viene da Dio – come ha insegnato Benedetto XVI nella famosa lezione di Ratisbona. Ma esiste un segno ancora più grande e inconfondibile: la misericordia, l’amore, come insegna papa Francesco.
«Carissimi, amiamoci gli uni gli altri, perché l’amore è da Dio: chiunque ama è stato generato da Dio e conosce Dio. Chi non ama non ha conosciuto Dio, perché Dio è amore» (1Gv 4,7-8).
E coloro che non vengono da Dio saranno sconfitti. Dio li giudicherà. E donerà vittoria e salvezza ai tanti che sono stati da loro odiati. Donerà vittoria a coloro che non odiano, ma anzi rispondono con l’amore che è la vera testimonianza. La misericordia è la vera e unica lotta (jihad) dei credenti dinanzi a coloro che odiano e che sono i nemici di Dio e della sua creazione. Perché Dio ama le sue creature.
Anzi c’è un segno preciso che Gesù stesso indica per riconoscere i veri credenti: essi ameranno eppure saranno odiati, perché il diavolo non ama Dio e odia chi ama nel nome di Dio. Così ha detto Gesù:
«Se il mondo vi odia, sappiate che prima di voi ha odiato me. Se foste del mondo, il mondo amerebbe ciò che è suo; poiché invece non siete del mondo, ma vi ho scelti io dal mondo, per questo il mondo vi odia. Ricordatevi della parola che io vi ho detto: “Un servo non è più grande del suo padrone”. Se hanno perseguitato me, perseguiteranno anche voi; se hanno osservato la mia parola, osserveranno anche la vostra. Ma faranno a voi tutto questo a causa del mio nome, perché non conoscono colui che mi ha mandato. Se io non fossi venuto e non avessi parlato loro, non avrebbero alcun peccato; ma ora non hanno scusa per il loro peccato. Chi odia me, odia anche il Padre mio. Se non avessi compiuto in mezzo a loro opere che nessun altro ha mai compiuto, non avrebbero alcun peccato; ora invece hanno visto e hanno odiato me e il Padre mio. Ma questo, perché si compisse la parola che sta scritta nella loro Legge: “Mi hanno odiato senza ragione”» (Gv 15, 18-25).
È a partire dalla loro mancanza di amore e dall’odio che trapela in ogni loro parola ed in ogni loro gesto che noi affermiamo serenamente che gli assassini che hanno ucciso ancora a Tunisi non sono da Dio. E che da Dio, prima che dagli uomini, saranno sconfitti.
E noi, fratelli, continuiamo ad operare il bene, perché il tempo ormai si è fatto breve.