Fabiola Gianotti, l’italiana nominata direttore generale del Cern di Ginevra sull’eleganza della natura e l’esistenza di Dio, in un’intervista di Giovanni Minoli
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Riprendiamo riassumendo e trascrivendo da Mix24 di Giovanni Minoli, nel Faccia a Faccia con Fabiola Gianotti, mandato in onda il 4/2/2014, alcuni passaggi dal minuto 7.33 circa al minuto 8.36 circa (http://www.radio24.ilsole24ore.com/player.php?channel=2&idprogramma=mix24&date=2014-02-04&idpuntata=gSLAMw6ub). Per approfodnimenti, vedi la sezione Scienza e fede.
Il Centro culturale Gli scritti (21/12/2014)
All’inizio la Gianotti parla dei suoi studi classici, di latino, greco e filosofia, affermando che “è stata una formazione complementare. Consiglierei un percorso simile a giovani che vogliono intraprendere la ricerca scientifica”. Ricorda di essersi avvicinata alla scoperta della bellezza della ricerca scientifica durante il liceo classico, leggendo una biografia di Marie Curie, che univa la cucina e il laboratorio. Ma è stata poi la scoperta “dell’interpretazione che Einstein dette dell’effetto fotoelettrico” che la avvicinò ancor più: “mi colpì per la sua semplicità, per la sua eleganza”. Minoli le domanda del rapporto tra filosofia e fisica e lei risponde: “La filosofia mi piaceva moltissimo perché come la fisica affronta le questioni fondamentali”.
Perché allora il passaggio alla fisica? “La fisica va al dunque, da delle risposte. Ho percepito che la fisica dava delle risposte più concrete”. Parla poi della scoperta del Bosone di Higgs che ci ha avvicinato ad un centesimo di miliardesimo di secondo dopo il Big Bang. “Non sappiamo cosa c’era prima, è una domanda per le speculazioni, non per la scienza”.
Allora Minoli domanda (e qui trascriviamo letteralmente il dialogo)
Giovanni Minoli: Questa ricerca la avvicina o la allontana dall’idea dell’esistenza di Dio?
Fabiola Gianotti: Penso che la scienza e la religione siano due domini separati. Non si contraddicono. La scienza non potrà mai dimostrare l’esistenza o no di Dio. Quindi penso che sia una situazione di parallelismo, di approcci diversi.
Minoli: Ma lei che è filosofa e scienziata personalmente [la ricerca] l’ha avvicinata o è un problema che non si pone?
Gianotti: Quello che io vedo nella natura, la sua semplicità, la sua eleganza, mi avvicina all’idea di una mente intelligente ordinatrice dietro, perché la natura è bellissima e anche le leggi fondamentali della fisica sono estremamente esteticamente belle, essenziali e, come diremmo in inglese, compelling, si motivano quasi da sé.
Minoli: Insomma ci crede in Dio sì o no?
Gianotti: Sì.