Lo studio delle piante della Bibbia nella storia e il contributo dei botanici cristiani Celsius, Linneo e Hasselqvist alla botanica. Breve nota di Maria Grilli Caiola
Riprendiamo sul nostro sito per gentile concessione alcune annotazioni di Maria Grilli Caiola, ordinaria di Botanica, Università di Roma – Tor Vergata. I neretti sono nostri ed hanno l’unico scopo di facilitare la lettura on-line.
Il Centro culturale Gli scritti (19/1/2014)
Molte piante citate nella Bibbia si trovano già descritte in libri di Autori classici, greci e romani (Teofrasto, Plinio il Vecchio, Dioscoride). Ma è Linneo, il grande naturalista svedese che per primo produsse un sistema naturale per l’inquadramento delle piante e degli animali, che ha trattato con passione le piante della Bibbia, passione che aveva ereditato dal maestro botanico Olof Celsius.
Linneo era infatti allievo di Olaf Celsius (1670-1756), pastore professore di teologia, studioso di piante, autore del “Hierobotanici, sive de Plantis sive Scripturae. Dissertationes breves”, un’ampia rassegna sulla piante della Bibbia pubblicato nel 1748. Questo lavoro, in forma di dizionario, rimase un modello per la trattazione delle piante bibliche per oltre un secolo. L’interesse di Linneo per le piante continuò dopo la morte del maestro e venne invitato a rivedere le piante per una nuova traduzione della Bibbia Svedese (Fries, 1907). Come il suo mentore anche Linneo era molto bravo ad entusiasmare i suoi allievi nello studio delle piante.
Uno dei suoi allievi era Fredric Hasselqvist (1722-1752). Egli consegui il dottorato con uno studio sulle piante della Terrasanta e delle regioni vicine, avendo Linneo come tutor di dottorato. Hasselqvist studiò anche gli uccelli, insetti, pesci e altri organismi, molti dei quali descritti per la prima volta. Hasselqvist era molto malato, e morì a Smyrna (attuale Izmir, Turchia) di ritorno da una missione in Palestina e paesi vicini per lo studio delle piante bibliche.
Linneo ne pubblicò postumi i risultati dei suoi viaggi in “Iter Palestinum”, lavoro che comparve, in varie traduzioni ed edizioni. Nell’introduzione del lavoro, Linneo spiegava che era stato lui a ispirare il suo sfortunato allievo nello studio delle piante bibliche e rimpiangeva la morte del suo giovane scienziato. Hasselqvist, come Rauwolf, fu uno dei pochissimi studiosi del tempo a studiare le piante della Bibbia direttamente e a visitare per primo le terre bibliche. Perciò la sue osservazioni hanno valore storico poiché molte delle piante coltivate sono cambiate dai suoi tempi. Ad esempio egli descrive foreste che sono poi scomparse, perché gli alberi vennero tagliati. I resoconti dei viaggi di Hasselqvist furono molto letti e servirono di ispirazione per lavori successivi.
Di Linneo, è stata da noi ricordata una pianta spinosa, Galgal (Gundelia tournefortii L.) che nel nostro volume è stata catalogata tra le piante della Sindone in quanto immagini dei suoi capolini sono stati ravvisati sul Sacro Lenzuolo da Danin, un noto botanico israeliano, tuttora attivo nello studio della Flora di Israele (Danin, 1999, 2008). Il binomio scientifico della pianta contiene i nomi di tre insigni botanici del 700: A. Gundelsheimer (1668-1715), medico tedesco che accompagnò Tournefort nel suo viaggio in Oriente; J.P. Tournefort, (1656-1708) famoso botanico del Jardin des Plantes di Parigi; K. von Linnè (Linneo, 1707-1778) fondatore del Sistema di nomenclatura delle piante: Tournefort chiamò la pianta Gundelia in onore del suo accompagnatore: Linneo onorò il botanico Tournefort dando il nome della specie a Gundelia e il suo nome come autore del binomio scientifico: Gundelia tournefortii Linneo (abbreviato in L.).
Il nome della pianta che significa “ruota” non figura nella Bibbia, ma due passi fanno riferimento ad una pianta con le caratteristiche di galgal. Il primo è quello del Salmo 83,14 (Mio Dio, rendili come un vortice, / come paglia che il vento disperde) come riportato in capo alla scheda della pianta, caratterizzata dall’avere capolini che si staccano dal fusto a mezzo di un tessuto separatore di modo che il vento li disperde rotolandoli sul terreno. Tale movimento consente alla infiorescenza di disperdere i piccoli semi e di colonizzare nuovi spazi.
L’altro passo in cui è raffigurata la pianta è del profeta Isaia (17,13) “Le nazioni fanno fragore/come il fragore di molte acque,/ma egli le minaccia,esse fuggono lontano; / come pula sono disperse sui monti dal vento/e come vortice di polvere dinanzi al turbine.
Un rapido sguardo ai tempi prelinneani ci ricorda i seguenti autori:
Newton T., “Herbal for the Bible”, Londra 1587, traduzione del lavoro di Lemnius L.;
Westmacott W., “Theobotanologia”, A Scripture Herbal, Londra 1694;
Ursinus, J.H., “Arboretum biblicum”, Norimbergsa 1663;
Celsius O., “Hierobotanicon”, Uppsala 1745;
Prima di Linneo, anche Gerard (1636), inglese, aveva descritto piante della Bibbia nel suo: Herbal or General histories of plantes.
Nel 18° secolo, dopo Linneo, fiorirono esplorazioni e dizionari per opera di:
Forskàl (1736-1763), naturalista, che morì a 31 anni in Oriente di ritorno da una spedizione per studiare i luoghi delle piante citate nella Bibbia.
Antoine Augustin Calmet, benedettino francese (1672-1757), cattolico romano, che scrisse un dizionario sulle piante bibliche che comparve in numerose edizioni e traduzioni in lingue europee. La prima traduzione in inglese “Great Bible Dictionary”ebbe varie edizioni.
Postlinneani sono moltissimi autori interessati allo stesso tema delle piante bibliche, tra i quali:
Russel Alexander (1715-1768), medico inglese, riportò molti dati dei suoi viaggi sulle piante, colture e pratiche colturali in Siria;
Harris (1824), prete della Chiesa Congregazionalista, che scrisse “Natural History of Bible”;
Ewing (1835) medico americano,di New Jersey,è l’autore di “Bible Natural History”;
Calcott M., botanica, naturalista, pittrice, viaggiatrice in varie parti del mondo, tra le quali i dintorni di Roma, pubblicò “A Scripture Herbal”nel 1843, ricco di annotazioni etnobotaniche e storiche;
Cook Harriet Newell, nata Rand (1814-1853), orientalista si è occupata di mineralogia e botanica della Bibbia e nel 1846 hapubblicato “The trees, Fruits and Flowers of the Bible”;
Cultrera P., Teatino, professore di Storia Ecclesiastica presso l’Università di Palermo, scrisse Erbario Biblico, 1861, testo apologetico, con lo scopo di arricchire il patrimonio dei testi sul “visibile parlare” (Dante, Purgatorio 10,95);
Kitto John (1804-1854), “Cyclopedia of biblical literature”, stampato,prima in Inghilterra e poi in America nel 1880;
Balfour J.H., (1808-1884), inglese, botanico, capo del Giardino Botanico di Edinburgo, scrisse “The Plants of the Bible” nel 1885, postumo;
Henslow G. (1896-1906), inglese, sacerdote, scrisse, “The plants of the Bible”, nel 1896;
Knight A.E., (1889) inglese, scrisse “Bible Plants and Animals. Illustrations of Over One Thousand Passages of Scriptures, from the Works of Travelers and Other Sources”;
Cornelius von Dyck (morto nel 1895) e Post G.E. (1828-1906), missionari protestanti, studiosi con conoscenze botaniche che hanno contribuito al “Bible Dictionary” di Smith. E all’“Hastings Bible Dictionary”, 1901;
Tristram H.B., naturalista di Terra Santa, canonico della Cattedrale di Durham, “The natural History of the Bible. Being a Review of the Physical, Geography and Meteorology of the Holy Landwith a Description of every Animal and Plant Mentioned in Holy Scripture, 1883”;
Thomson M., prete americano;
Field H.M, prete americano;
Porter, missionario;
Low I., (1854-1944), filologo, riporta i nomi delle piante dell’AT in ebraico e aramaico in “Flora der Juden”,1924, in 4 volumi;
Smith J., “Bible Plants”, 1877, Curatore dell’Orto Botanico Kew Garden, Londra;
Shewell-Cooper Wilfred Edward, 1900-1982, giardiniere, inglese, “Plants, flowers,and herbs of the Bible”, 1977;
Zohary M., israeliano, professore di botanica all’Università di Gerusalemme (Israele) è l’autore di “Plants of the Bible”, del 1982;
Hareuveni N., israeliano, direttore del Neot Kedumin. The Gardens of Israel, “Nature in our Biblical Heritage”, 1980, 1982, 1984;
Duke J.A., and Duke P., “Medicinal Plants of the Bible”, 1983, etnobotanici, studiosi di botanica economica;
Paterson J. and Paterson K., “Consider the Lilies. Plants of the Bible, 1986;
Darom D., israeliano, fotografo, autore di “Beatiful plants of the Bible”, 1990, con bellissime foto a colori di piante riportate nella Bibbia;
Freedman D.N., americano, “Anchor Bible Dictionary”, 1992;
Hepper F.N., principale curatore del Royal Botanical Garden Kew, Londra dal 1970 al 1980 “Illustrated Encyclopedia of Bible Plants”, 1992;
Moldenke H.N. e Moldenke A., botanici, americani, del New York Botanical Garden, “Plants of the Bible”, 1994;
Maillat S. and Maillat J., professori di Botanica e di geografia. “Les plantes dans la Bible”, 1999;
Boureux C., domenicano, professore di teologia e antropologia religiosa, Istituto Cattolico di Lilla, giardiniere per hobby. Con Smit, direttore Orto botanico di Amsterdam, scrisse “Les plants de la Bible”, 2001;
Kawollek W. - Falk H., “Les plantes de la Bible”, 2006, stampa originale in tedesco a Stoccarda, su Bibbia Cattolica, traduzione e stampa in francese. Indirizzo prevalentemente colturale;
Musselman L. J., professore di Botanica all’Università Mary Paine Hogan, Old Dominion, Norfolk, Virginia (USA), “Figs, dates ,laurel, myrrh, plants of the Bible and Quran”, 2007;
Sakenfeld K., “New interpreter’s Bible Dictionary”, 2009;
Segura Munguia S., Torres Ripa J., “Las plantas en la Biblia”, 2011, Università di Deusto, Bilbao, Spagna;
Isasa J.J.N., “La vegetation de la Biblia”, 2011, ingegnere forestale, Madrid, Spagna;
Musselman L.J., “A Dictionary of Bible Plants”, 2012 ( vedi sopra).
Musselman L.J., nel suo recente volume del 2012 riporta 149 citazioni bibliografiche, dovute a 129 autori di cui: 1 del 1600; 3 del 1700; 20 del 1800; 65 del 1900; 60 dal 2000 al 2013. Come si nota l’interesse sull’argomento è tuttora molto sentito soprattutto in Inghilterra e America, e in tempi più recenti in Francia e Spagna.
In Italiano, oltre al già citato Cultrera, un volume di 374 pagine ben documentato apologetico,con 107 piante descritte, sono stati pubblicati i seguenti studi:
Pavari Mezzetti E., medico pediatra, “Storie di piante nella Bibbia”, ELLEDICI,1999. In 72 pagine descrive 80 piante;
Grilli Caiola M., ordinario di botanica presso l’Università di Roma Tor Vergata, “Il giardino biblico”,2000, in 82 pagine sono riportate 60 piante con rispettive foto a colori;
Pratesi F., Presidente WWFI, “O Pio Pellicano. Animali e piante singolari e curiosi della Bibbia”, 2005, un formato tascabile dell’Ed. Rubbettino con 110 pagine dedicate prevalentemente agli animali biblici e 10-15 piante della Bibbia;
Zoppi M., architetto paesaggista, ordinario di Urbanistica, Università di Firenze, autrice di “Plants, flowers and scents of the Bible”, 2008, edito da Alenia, Firenze. Un tascabile di 119 pagine con 93 piante della Bibbia, con pagine in italiano alternate a pagine tradotte in inglese;
Bertelli Motta G., esperto erborista di Cuneo, “Le erbe della Bibbia”, 2013. Sono riportate le piante di interesse officinale con i loro principi e usi;
Grilli Caiola M., Guarrera P. M., Travaglini A., “Le piante nella Bibbia”, Gangemi, Roma, 2013.
Gli Autori di opere sulle piante bibliche sono di professioni molto varie: in buona parte botanici, religiosi cattolici e non, medici, ingegneri, naturalisti, viaggiatori, giardinieri, curatori di Orti botanici.
Lingua usata: prevalentemente inglese (da parte di autori inglesi e americani), 2 inspagnolo, entrambi molto recenti, 3 infrancese pure recenti. Perciò sia come cattolici,sia come italiani siamo stati meno presenti in materia di piante bibliche, fino alla pubblicazione di Grilli Caiola M., Guarrera P. M., Travaglini A., “Le piante nella Bibbia”, Gangemi, Roma, 2013.
Per quel che riguarda l’apparato iconografico si è passati dalla rappresentazione delle piante mediante disegni, pitture (acquarelli), foto in bianco nero, a foto a colori prese da disegni, fino a foto a colori prese dal vivo. Vi è stato inoltre un indirizzo quasi generale nel trattare le piante in ordine alfabetico, tanto che molti di questi volumi vengono presentati come enciclopedie o dizionari di piante della Bibbia.