‘Li preti et li zudei’ di Otranto, di Anna Foa
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La storica Anna Foa ha scritto questa breve nota su “L’Unione informa”, il notiziario quotidiano dell’Unione delle comunità israelitiche italiane, testo che è stato a sua volta ripreso da “L’Osservatore Romano” del 15 maggio.
Il Centro culturale Gli scritti (16/5/2013)
28 luglio 1480, diecimila soldati turchi sbarcano presso Otranto, con una grande flotta, prendono la città e ne uccidono quasi tutti gli abitanti. Sono gli ottocentotredici martiri di Otranto, santificati ieri dal pontefice. Ma, ci racconta Maria Pia Scaltrito nella ‘Gazzetta del Mezzogiorno’ di ieri, a Otranto c’era anche una folta comunità ebraica, ricca di una storia e di una cultura secolare. Che fine abbia fatto, lo sappiamo da una relazione del tempo, che ci dice che ‘li preti et li zudei’ furono ammazzati subito. Preti ed ebrei insieme, insomma, e immediatamente. A confermarlo, un documento ritrovato da uno studioso di grande valore recentemente scomparso, Cesare Colafemmina. È l’università della Giudecca di Lecce che nel 1482 chiede la cancellazione delle tasse che avrebbe dovuto pagare la Giudecca di Otranto perché tutti gli ebrei di Otranto erano stati ammazzati dai turchi. Ai medievisti l’approfondimento di un episodio in fondo anomalo, poiché solo dodici anni dopo il sultano avrebbe offerto rifugio agli ebrei cacciati dalla Spagna. Ma nel momento in cui i martiri di Otranto diventano santi, ci piace ricordare anche la minoranza ebraica esistente nella città, che della maggioranza cristiana ha quel giorno condiviso la sorte.