Intorno al film Gomorra: si fanno chiamare padrini, sono in realtà 'matrigne' (di L.d.Q.)
La malavita offre ai suoi il presente, ma toglie loro il futuro. Molti dei loro protetti, se vivranno,
vedranno morire i loro figli e nipoti, per il ciclo delle vendette e della lotta per il potere. La malavita condanna i propri familiari al pianto ed al lutto. Questo deve essere denunciato.
Non hanno il coraggio di parlare del futuro, di spiegare ai loro cari ed ancor più ai loro concittadini quale destino di paura e di morte li attende. Possono offrire oggi denaro, posti di lavoro, ma domani tutto crollerà. I padrini condannano alla paura il loro figliocci, i loro stessi protetti, per le generazioni che verranno.
Per questo l’unica vera proposta di futuro è quella di rinunciare all’oggi malavitoso. Non possiamo offrire forse ai giovani l’oggi, ma se accetteranno di camminare, di studiare, di prepararsi, è il futuro che possiamo costruire insieme. L’oggi sarà povero, ma per i loro figli il mondo sarà migliore.
Lo stesso può essere detto del terrorismo integralista: se, al posto di insegnare ai figli a morire, insegnassero loro a studiare ed amare la vira, allora cambierebbe in meglio l’orizzonte.
Qualcuno dei leaders terroristi ha detto che la vittoria gli arriderà perché i suoi seguaci disprezzano la vita, mentre l’occidente la ama troppo; a loro noi rispondiamo –pur guardandoci bene dall’identificare l’occidente con il cristianesimo- che solo a chi ama la vita è riservato il futuro.
Il dramma della logica del male è esattamente, come denuncia la Scrittura, l’instaurarsi di una spirale: chi ha ucciso sarà ucciso sette volte e poi settanta volte sette i congiunti del vendicatore. La violenza distrugge il futuro delle famiglie, condanna i figli dei figli, per 1000 generazioni.
Da questo bisogna uscire, se si vuole amare non solo la propria città, la cultura che ci ha generato, i nostri concittadini, ma addirittura il proprio clan e la propria discendenza. Chi si fa chiamare padrino vuole presentarsi con l’immagine del pater che sostiene il figlio dove i genitori reali sono fragili, ma, in realtà, nasconde così di essere pater della morte, della paura e della fine di coloro che inganna facendoli sentire figli. Egli mente loro. Per il fatto che la loro fine sarà posticipata, sembra promettergli vita. In realtà egli li destina alla fine.