Se l’Europa spende più per i cani che per i diritti umani. Il mercato globale del comparto animali domestici ha raggiunto un volume d'affari pari a circa 67 miliardi di euro, di cui 24,6 miliardi sono stati realizzati in Europa. Breve nota di A.L.
Il Centro culturale Gli scritti (25/9/2012)
In un intervento pronunciato il 30 giugno 2011 la signora Navi Pillay (cfr. l’articolo Se l’Europa spende più per i cani che per i diritti umani, di Monica Ricci Sargentini, Corriere della sera del 1/7/2011), l’Alta Commissaria per i Diritti Umani delle Nazioni Unite, ha detto:
«La cifra che gli europei hanno speso per i loro animali domestici soltanto nel 2010 (56,8 miliardi di euro) basterebbe a finanziare l’intero sistema dei diritti umani, compreso il mio ufficio, per almeno 250 anni».
Il mercato degli animali domestici è stabile, come è stato affermato all’Interzoo tenutosi a Berlino nel 2012. Così si esprime il comunicato stampa finale della manifestazione:
«L'Interzoo è anche un barometro congiunturale per il settore pet internazionale: secondo i dati rilevati dall'istituto di ricerche di mercato Euromonitor, lo scorso anno il mercato globale del comparto ha raggiunto un volume d'affari pari a circa 67 miliardi di euro, di cui 24,6 miliardi sono stati realizzati in Europa. I nordamericani e i canadesi, ad esempio, hanno speso per i loro piccoli amici pressoché 23,4 miliardi di euro, i sudamericani 8,5 miliardi e gli asiatici più o meno 7,8 miliardi.
Secondo Norbert Holthenrich, presidente dell'Associazione tedesca delle imprese specializzate nel settore pet 'Zentralverband Zoologischer Fachbetriebe Deutschlands e.V.' (ZZF), il mercato degli animali domestici riserva ancora potenziali: "In un numero sempre maggiore di regioni della Terra gli animali domestici vengono considerati e apprezzati sempre più come membri della famiglia, di conseguenza essi sono curati in modo sempre più professionale e compatibile con la specie"».
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