“Vuoi diventare occidentale!”: espressione scorretta rivolta ad una persona che chiede il battesimo (di L.d.Q.)
Ad una giovane di ambiente musulmano che sta scoprendo il cristianesimo la madre, oltre all’obiezione che un eventuale battesimo le impedirà di tornare a visitare il suo paese di origine perché rischierebbe la vita, aggiunge: “Tu vuoi diventare occidentale!”.
Dichiarare che il cristianesimo è occidentale vuol dire automaticamente espellerlo dalle scelte belle, perché, in questa prospettiva, il diventare cristiani equivarrebbe a perdere le proprie origini ed il legame con la propria terra, la propria tradizione, la propria gente.
Ma il cristianesimo è, invece, di origine orientale! La sua origine è nel Medio oriente, proprio nella cosiddetta mezzaluna fertile. Certo il suo legame con il mondo greco e latino è anch’esso costitutivo, ma ciò non toglie che il cristianesimo non sia occidentale!
Etichettare il cristianesimo come occidentale è tipico dei gruppi integralisti: essi vogliono identificare i cristiani copti d’Egitto come egiziani non autentici o i cristiani caldei dell’Iraq come iraqeni di non piena cittadinanza.
Invece i musulmani intelligenti sanno che i copti sono fra i più egiziani degli egiziani: i copti conservano le tradizioni cristiane presenti in Egitto fin dal I secolo dopo Cristo, mentre la presenza dell’islam in quel paese comincia nel VII secolo. Lo stesso si può tranquillamente affermare dell’Iran, come dell’Algeria, ecc. ecc. Ci sono dei padri della chiesa che sono persiani, così come sant’Agostino è un figlio del popolo berbero che ha formato una intera generazione di vescovi del territorio che comprende l’odierna Algeria.
Chi, provenendo da un ambiente islamico, chiede il battesimo non vuole rinnegare il proprio popolo, ma semplicemente riconosce la bellezza del vangelo del Signore che già nei primi secoli del cristianesimo tanti suoi antenati hanno amato.
Dichiarare che il cristianesimo è occidentale vuol dire automaticamente espellerlo dalle scelte belle, perché, in questa prospettiva, il diventare cristiani equivarrebbe a perdere le proprie origini ed il legame con la propria terra, la propria tradizione, la propria gente.
Ma il cristianesimo è, invece, di origine orientale! La sua origine è nel Medio oriente, proprio nella cosiddetta mezzaluna fertile. Certo il suo legame con il mondo greco e latino è anch’esso costitutivo, ma ciò non toglie che il cristianesimo non sia occidentale!
Etichettare il cristianesimo come occidentale è tipico dei gruppi integralisti: essi vogliono identificare i cristiani copti d’Egitto come egiziani non autentici o i cristiani caldei dell’Iraq come iraqeni di non piena cittadinanza.
Invece i musulmani intelligenti sanno che i copti sono fra i più egiziani degli egiziani: i copti conservano le tradizioni cristiane presenti in Egitto fin dal I secolo dopo Cristo, mentre la presenza dell’islam in quel paese comincia nel VII secolo. Lo stesso si può tranquillamente affermare dell’Iran, come dell’Algeria, ecc. ecc. Ci sono dei padri della chiesa che sono persiani, così come sant’Agostino è un figlio del popolo berbero che ha formato una intera generazione di vescovi del territorio che comprende l’odierna Algeria.
Chi, provenendo da un ambiente islamico, chiede il battesimo non vuole rinnegare il proprio popolo, ma semplicemente riconosce la bellezza del vangelo del Signore che già nei primi secoli del cristianesimo tanti suoi antenati hanno amato.