Presentare i vangeli in catechesi: prima chi è Gesù, poi la narrazione della sua vita. Breve nota di Andrea Lonardo
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Presentiamo sul nostro sito un breve testo di Andrea Lonardo. Per altri testi dello stesso autore, vedi la sezione Testi di Andrea Lonardo o la sezione Audio e video.
Il Centro culturale Gli scritti (26/4/2012)
Tutti e quattro i vangeli, prima di ripercorrere la vicenda terrena di Gesù, si aprono innanzitutto fornendone uno sguardo sintetico.
Marco si apre con il titolo programmatico – Inizio del vangelo di Gesù Cristo, Figlio di Dio - e con la proclamazione della figliolanza divina nel Battesimo di Gesù.
Matteo inizia con la genealogia – Genealogia di Gesù Cristo, figlio di Davide, nella quale Gesù è presentato come il Messia ed il discendente davidico - e subito prosegue presentando Gesù come l’Emmanuele, il Dio con noi.
Luca inizia con il cosiddetto “vangelo dell’Infanzia” – dove la nascita di Giovanni Battista, pur miracolosa, è vista come qualitativamente diversa da quella di Gesù, “che sarà chiamato Figlio di Dio”, che è invece opera dello Spirito Santo.
Giovanni si apre con il Prologo – nel quale si proclama l’annunzio che il Dio che nessuno ha mai visto si è reso visibile nel Logos fatto carne.
Nessun vangelo inizia con la predicazione del regno o con le parabole o con i miracoli o con gli insegnamenti o con la morte e resurrezione di Gesù. Perché la proclamazione del regno e le parabole e i miracoli e gli insegnamenti e la morte e la resurrezione hanno significato proprio perché appartengono a Gesù il Cristo, il Figlio di Dio.
Una catechesi che partisse dalla predicazione del regno o dalle parabole, ecc. ecc. senza prima soffermarsi a dire chi è Gesù non sarebbe perciò fedele alla Sacra Scrittura.
Ma non sarebbe neanche particolarmente interessante. Perché la questione che avvince il cuore e la mente dell’uomo è precisamente chi è Gesù. La questione che appassiona l’uomo è se Dio è venuto a visitare la nostra vita in Gesù.
Il cuore della fede cristiana non deve perciò emergere al termine dell’itinerario di presentazione dei vangeli, bensì deve esserne la chiave che li apre fin dall’inizio. L’incarnazione non deve essere spostata alla conclusione del cammino, bensì deve essere l’inizio ed il centro pulsante a cui ogni volta ritornare.