Monte Carmelo
È’ uno sperone di roccia, lungo circa 25 Km, che corre quasi parallelo alla costa (Nord-Ovest/Sud-Est) alto circa 250 m presso il mare e 550 m verso la piana di Esdrelon. Sul versante del mare ci sono molte grotte abitate fin dall’età della pietra. In una ventina di queste furono rinvenuti scheletri ora conservati al museo Rockefeller di Gerusalemme. I paleontologi chiamarono l’abitante di queste caverne con il nome di «Uomo del Carmelo» (150.000 a.C.). Già noto nel II millennio a.C. come luogo sacro; il Faraone Tutmosis III lo chiama "la santa montagna" e in epoca ellenistica era conosciuto come il sacro monte di Zeus. Si sa che nel I secolo d.C. l’imperatore Vespasiano salì sul Carmelo per offrire un sacrificio. Nell’AT il Carmelo è simbolo di bellezza e prosperità (cfr. Ct 7,6): così in Is 33,9 la desolazione del Carmelo è segno di tristezza e punizione mentre in Is 35,1-4 la salvezza futura renderà il deserto come il Carmelo. Climaticamente il Carmelo riceve molta acqua (700-900 mm. di pioggia) ma la roccia calcarea non la trattiene e la riversa nella pianura sottostante che per questo è particolarmente fertile; fino agli inizi del secolo le pendici del Carmelo erano ornate di una foresta mediterranea piuttosto folta. Da qui il suo nome che significa "giardino"!