Castello di Nimrud
La prima crociata culmina nel 15 Luglio 1099 (ricordare il tragico preludio ed i massacri di ebrei), quando Goffredo di Buglione e Tancredi conquistano Gerusalemme e fondano il Regno Latino, con a capo Baldovino I, regno che presto si espande sino al Libano ed alla Siria. La seconda crociata (1147) è essenzialmente una prosecuzione di questo movimento di espansione. Prendono potere i due grandi ordini cavallereschi, i Templari e gli Ospedalieri. È l’epoca dei grandi castelli e delle grandi chiese crociate. Saladino prende il potere nel 1170 e riesce a sconfiggere i Franchi con gli arcieri a cavallo: 3 luglio 1187 (disfatta ai Corni di Hattin). Motivo più vero della sconfitta fu lo sfaldamento interno dei crociati; le crociate sono sorrette da motivazioni sociali ed economiche che superano quelle politiche e trovavano giustificazione in quelle religiose. La terza crociata segue nel 1189-92 (ordine Teutonico, Federico Barbarossa) e fonda un nuovo Regno Latino, più piccolo, attraverso una serie di trattati. L’avanzata dei Mamelucchi d’Egitto costringe i crociati sempre più alla difensiva, fino alla caduta di Akko nel 1291. Le crociate dalla IV all’VIII non ebbero alcun esito nella riconquista della Palestina.
I motivi che spinsero alle crociate sono da vedersi nello spirito di conquista in un periodo molto vivo del Medioevo, nella minaccia crescente dei Saraceni, nel desiderio di espansione commerciale verso altri paese, ma il motivo religioso non va sottovalutato: le crociate furono predicate da eminenti personalità religiose come Pietro l’Eremita, Urbano II e Bernardo di Chiaravalle e viste non come "conquista" ma difesa della Cristianità. Il crociato compie un atto religioso: fa testamento e ottiene l’indulgenza plenaria, prende la croce e combatte per la fede. Tutte questi piani sono mischiate tra loro. Uno dei motivi che sta alla base della nascita delle crociate è l’uso medievale del pellegrinaggio, il "passaggio" penitenziale nella terra del Signore. Soprattutto nel primo quarto dell’XI sec. i pellegrini erano così numerosi a Gerusalemme da far pensare a molti che la venuta del Salvatore era ormai vicina. Il fatto che i Luoghi Santi fossero in mano agli infedeli, era visto come uno dei segni dell’Anticristo.