La Piscina Probatica nella ricostruzione del plastico dell'Holy Land Hotel
La piscina Probatica
La piscina era composta di due bacini separati da un «portico» che assommato ai quattro portici che la fiancheggiavano da ogni lato, giustifica l'espressione di S. Giovanni il quale precisa che essa aveva 5 portici. Negli scavi effettuati sul luogo non furono trovate tracce di colonnato come «i portici» farebbero supporre, per cui pare che i «portici» fossero dei semplici luoghi di passaggio. La piscina aveva una forma trapezoidale e una notevole profondità (circa 20 m). Misurava circa m 120x60 e raccoglieva le acque della zona nord della città, convogliandole per i bisogni del Tempio.
Costruita da Erode il Grande era usata probabilmente anche come santuario e luogo di guarigioni (da qui il nome di Bethesda, casa della misericordia).
Sui bordi di questa piscina o in qualche locale annesso, essendo la stessa troppo profonda, l’evangelista Giovanni ambienta la «prima opera» di Gesù, cioè il primo miracolo inteso come «opera» del Padre che rende testimonianza al Figlio.