Ermanno Olmi prima di Centochiodi: Lungo il fiume (A.L.)

- Scritto da Redazione de Gliscritti: 08 /04 /2007 - 15:48 pm | Permalink | Homepage
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Alcuni anni fa trascrivemmo le parole del bellissimo Lungo il fiume di Ermanno Olmi, un film dedicato al fiume Po, che scorre da millenni in mezzo alla pianura padana ed agli uomini. Era nostra intenzione commentarle poi in un breve articolo che rimase invece nel cassetto. Vogliamo proporre ora quei testi di Olmi, in occasione dell’uscita del suo film Centochiodi.
Raccontano la presenza del fiume con il linguaggio del vangelo di Giovanni. Il Cristo è la Vita che passa attraversando la storia dell’uomo beneficandola, pur incompreso e addirittura rifiutato, ed il grande e silenzioso Po ne è immagine.
Il film – che mostrava la bellezza della natura che prende vita dalle acque che la dissetano ed, insieme, i danni irreparabili che l’uomo può arrecarle attraverso l’incuria e la mancata meraviglia per la creazione che degenera nel rifiuto del rispetto – era accompagnato musicalmente da brani del Messia di Haendel, che amplificavano ancora la poeticità metaforica dell’opera. Per approfondimenti, vedi la recensione di Andrea Lonardo a Centochiodi.

 

Molti di voi vanno… con la scienza, perché credono di trovare in essa certezze assolute e non si affidano alle opere della natura che tutte parlano a favore della vita. La perfezione del creato non accetta la vanità degli uomini. Essa viene a noi in semplicità ma molti di noi non la riconoscono.

Per gli errori degli uomini egli fu offeso e condannato.

Se il mondo vi disprezza sappiate che prima ancora di voi ha disprezzato me.

Se voi foste un prodotto del mondo, vi rispetterebbe come cose sue.

Ma poiché non siete costati nulla al mondo, ma siete stati eletti come creature nate spontaneamente dalla vita, per questo il mondo non vi sa apprezzare, perché non si stupisce del prodigio che dà la vita ad ogni creatura e mi offendono senza motivo

Se non fossi venuto e non avessi mostrato opere che nessun altro mai fece, sarebbero senza colpa, se non fossi venuto, se non avessi parlato loro, non sarebbero colpevoli, ma ora non hanno onde scusare i loro errori.

Vi ho detto queste cose, affinché non siate sorpresi, né scandalizzati, se vi cacceranno da questi luoghi, anzi verrà il momento che coloro che vi calpesteranno crederanno di far cosa meritevole e vi tratteranno così perché non conoscono me, né le meraviglie della creazione.

Ecco io vi ho detto queste cose perché venuto quel tempo vi ricordiate che io ve le ho dette.

Non ve le dissi al principio, perché io allora ero con voi e voi con me.

Molte cose ho ancora da dirvi, ma adesso non siete ancora capaci, ma appena sarà in voi lo Spirito di verità, allora conoscerete la verità.

Poiché lo Spirito non parla per se stesso, ma dirà tutto ciò che avrà udito e annunzierà tutto quello che ancora dovrà essere.

Allora la verità mi renderà merito, perché avrà ricevuto del mio e lo farà conoscere anche a voi.

Tutto quello che è nella fonte della vita è anche in me.