Tunica senza cuciture (da J. Ratzinger-Benedetto XVI)

- Scritto da Redazione de Gliscritti: 19 /04 /2012 - 22:54 pm | Permalink | Homepage
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da J. Ratzinger-Benedetto XVI, Gesù di Nazaret. Dall’ingresso in Gerusalemme fino alla resurrezione, LEV, Città del Vaticano, 2011, pp. 242-243

Questa notizia sulla tunica (chitōn) senza cuciture è riportata con tanta accuratezza, perché con ciò Giovanni ha ovviamente voluto ricordare qualcosa di più che un dettaglio casuale. Alcuni esegeti fanno riferimento, in questo contesto, ad un’informazione di Giuseppe Flavio, secondo cui la tunica (chitōn) del sommo sacerdote veniva intessuta con un unico filo continuo (cfr Ant. Iud., III,7,4). Quindi, in questo accenno sommesso dell’evangelista si può forse individuare un’allusione alla dignità che Giovanni, dal punto di vista teologico, aveva ampiamente presentato nella Preghiera sacerdotale di Gesù. Colui che lì muore non è soltanto il vero Re di Israele. È anche il Sommo Sacerdote che, proprio in questa ora del suo estremo disonore, compie il suo ministero sacerdotale.

I Padri, riflettendo su tale testo, hanno messo un accento diverso: essi vedono nella tunica senza cuciture, che anche i soldati non vogliono dividere in pezzi, un’immagine dell’unità indistruttibile della Chiesa. La tunica senza cuciture è espressione dell’unità che il sommo sacerdote Gesù aveva chiesto per i suoi la sera della passione. Di fatto, nella Preghiera sacerdotale si collegano inscindibilmente insieme il sacerdozio di Gesù e l’unità dei suoi.