Le parole e la loro importanza nella fede (da T. Radcliffe)
da T. Radcliffe, Il punto focale del cristianesimo, San Paolo, Cinisello Balsamo, 2008, p. 12
Dato che siamo animali dotati di linguaggio, che danno un senso alle cose parlandone, allora la nostra fede ha bisogno di prendere la forma verbale. Affermiamo che le cose sono vere. Ma san Tommaso d’Aquino, un domenicano del XIII secolo, sostiene che la nostra fede non mira alle parole in sé, ma a quello che le parole indicano, al nostro Dio che sta oltre le parole (Summa Theologiae, II.II.1.2ad2). Questo non significa che le parole non siano importanti. Vale proprio l’opposto. Le parole sono la scala che ci fa salire verso il mistero. Ma le parole comunicano davvero se puntano oltre se stesse.
Ugo di San Caro, un domenicano del XIII secolo, ha detto che «prima l’arco si piega nello studio e poi la freccia viene scoccata nella predicazione».