Amore di Dio e amore dell’uomo ( da D. Bonhoeffer)
da D. Bonhoeffer, «Lettera a Renata ed Eberhard Bethge», in Opere di Dietrich Bonhoeffer, 8: Resistenza e resa, 10 voll., Queriniana, Brescia 2002, 412
Il rischio implicito in ogni grande amore è quello di smarrire la polifonia dell'esistenza. Voglio dire che Dio e la sua eternità pretendono di essere amati dal profondo del cuore, senza però che l'amore terrestre ne venga danneggiato o indebolito; qualcosa come un cantus firmus, attorno al quale le altre voci della vita cantino in contrappunto [...] Dove il cantus firmus è chiaro e distinto, il contrappunto può dispiegarsi col massimo vigore [...] Vorrei pregarti di far risuonare con chiarezza nella vostra vita il cantus firmus e solo allora ci sarà un suono pieno e completo, e il contrappunto si sentirà sempre sostenuto, non potrà deviare né distaccarsene.