Le sue, non le nostre pecore (da Sant’Agostino)
dai "Discorsi" di sant'Agostino, vescovo (Disc. 47, 1. 2. 3. 6; CCL 41, 572-573. 575-576)
Le parole che abbiamo cantato contengono la nostra pubblica professione che siamo gregge di Dio: "Riconoscete che il Signore è Dio, egli ci ha fatti e noi siamo suoi" (Salmo 99, 3). Egli è il nostro Dio; "noi il popolo del suo pascolo, il gregge che egli conduce" (Salmo 94, 7). I pastori, che sono uomini, non hanno fatto loro le pecore che posseggono, non hanno creato le pecore che pascolano. Invece il Signore Dio nostro, perché è Dio e creatore, si è procurato il gregge che egli possiede e che porta al pascolo. Né un altro ha creato quello che egli pasce, né un altro pasce quello che egli ha creato.