Eucarestia e vangelo: l’elemento ed il fondamento più originari possibile (da Roberto Vignolo)
All’inizio del ‘900 Von Harnack affermava di non conoscere nessun’altra religione che si fosse presa il rischio di fondare la propria fede raccontando la stessa storia dello stesso soggetto fondatore in quattro maniere diverse: sono questi quattro libricini che giungono a noi come punto di riferimento fondamentale della nostra fede e che la liturgia, nella riforma post-conciliare, ripropone in un ciclo di tre anni (un anno Matteo, poi Marco e il terzo anno Luca), “distribuendo” Giovanni come l’evangelista dei tempi forti. È stata un’intuizione felicissima che andrebbe sfruttata fino in fondo, perché significa rimettere il popolo di Dio in contatto con l’elemento più originario possibile (la liturgia eucaristica) insieme al fondamento più originario possibile, cioè i quattro vangeli, facendoli “girare” nella loro completezza e nella loro reciproca integrazione. Il vangelo racconta chi è Gesù e, soprattutto, racconta come è stato possibile riconoscere che Gesù di Nazaret è il Cristo, il Figlio di Dio, dando così una fede illuminata ed illuminante, ben differente da un cieco moto dell’animo o un fatto puramente intimistico e irrazionale.
(dalla conferenza di Roberto Vignolo, organizzata dall’Azione Cattolica di Carpi, dal titolo: Cercare Gesù, forma del vangelo, disponibile on-line sul sito dell'AC di Carpi)
(dalla conferenza di Roberto Vignolo, organizzata dall’Azione Cattolica di Carpi, dal titolo: Cercare Gesù, forma del vangelo, disponibile on-line sul sito dell'AC di Carpi)