Insegnare il Padre nostro, insegnare la speranza (da J. Ratzinger)
da J. Ratzinger, Perché un catechismo della Chiesa cattolica?, in J. Ratzinger – Benedetto XVI, Vangelo, catechesi, catechismo, Marcianum Press, Venezia, 2007, p. 25
Sulla linea delle grandi tradizioni catechetiche, il Catechismo [della Chiesa Cattolica] dà alla parte sulla preghiera, che in sostanza è un commento al Padre nostro, anche un altro significato: la preghiera è espressione della nostra speranza. Il fatto che preghiamo significa che dobbiamo chiedere, dimostra che la nostra vita e il mondo sono imperfetti e bisognosi di un aiuto superiore. Il fatto che ci sia consentito di pregare e che riusciamo a pregare dimostra che ci è donata la speranza che troviamo riassunta nelle parole: venga il tuo regno. Quando le diciamo, preghiamo per il mondo attuale, ma preghiamo al tempo stesso anche per la vita eterna, per il mondo nuovo. Si mostra così, nelle quattro parti del Catechismo, l’armonia di fede, speranza e amore. Poiché crediamo, possiamo sperare; poiché crediamo e speriamo, possiamo amare.