Solitudine e pietà (da Vittorio Sermonti)

- Scritto da Redazione de Gliscritti: 15 /07 /2007 - 14:42 pm | Permalink | Homepage
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Dalla turba dei dannati che ondeggia nel buio non s’alzano due voci che s’accordino. Ognuno soffre per sé. La solitudine è l’estrema sanzione della pena. Ma nessuna paratia di pietra o di fuoco, nessun raccapriccio statuario tagliano fuori Dante-pellegrino dalla indistinta baraonda di tante solitudini dannate.
(da Vittorio Sermonti, L’Inferno di Dante, Rizzoli, Milano, 2004, Canto III, p.61)