Perché dedicare tempo a scrivere di Gesù in un momento in cui la chiesa deve affrontare tanti altri problemi? (da Gerhard Ludwig Müller)

- Scritto da Redazione de Gliscritti: 25 /03 /2011 - 15:45 pm | Permalink | Homepage
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dall’intervento di mons. Gerhard Ludwig Müller, vescovo di Ratisbona, nei Dialoghi in cattedrale per la presentazione del II volume del Gesù di Nazaret di J. Ratzinger - Benedetto XVI

Si tratta di un’opera imponente e di un impegno ammirevole, di cui il Papa ha voluto farsi carico accanto alle sue già enormi incombenze e responsabilità per la Chiesa universale – e malgrado la sua veneranda età.

Qualcuno si domanda se il Pontefice non farebbe meglio a porre un lavoro di carattere strettamente scientifico nelle mani di professori di esegesi e di storia più giovani e, a dir loro, più competenti. Non lo attendono forse compiti ben più importanti, ora che la navicella di Pietro è in balìa dei crescenti marosi del secolarismo e che, per far fronte alle sempre più violente ondate anticlericali, la Chiesa ha bisogno di tutto l'impegno del suo timoniere?

A simili obiezioni, io controbatto: il compito di San Pietro non è appunto di richiamare l'attenzione generale su quell'unico passeggero in grado di arrestare il vento e le onde e di condurre la nave della sua Chiesa nel porto sicuro dell'eternità? Rendere accessibile la figura di Gesù agli uomini che rischiano di essere travolti dalle bufere del tempo e della storia è senz'altro un'impresa che va di gran lunga al di la della passione di un ex professore di teologia, la cui occupazione preferita è quella di scrivere libri.

Perché qui non si tratta di un ulteriore libro su Gesù. Che il mondo intero non sarebbe bastato a contenere tutti i libri che si potrebbero scrivere intorno a Gesù, lo sapeva già l'evangelista Giovanni nel primo secolo (cfr. Gv 21, 25). Si tratta invece di occuparsi direttamente di Gesù stesso e, tramite lui, del nostro rapporto con Dio.