Scomparsa di un dittatore (da Amin Maalouf)
da Amin Maalouf, Il primo secolo dopo Beatrice, Bompiani, p. 148
Qualche anno prima, una tale scomparsa [di un dittatore] non avrebbe suscitato tra di noi che un legittimo sollievo; da giovani, avevamo vissuto periodi euforici, durante i quali i moloch venivano abbattuti uno dopo l'altro, e il fatto di veder cadere quei birilli mostruosi ci rallegrava. Ma il tempo ci aveva cambiati: avevamo imparato a temere maggiormente il caos del dispotismo; dopo Naiputo c’erano stati troppi disastri, ne erano risultate troppe barbarie e troppe regressioni, perché il cambiamento ci potesse entusiasmare, perché gli slogan ci appagassero. Sarebbe ridicolo domandarsi se ero io a invecchiare oppure se fosse la Storia: la risposta, comunque, non mi appare ancora evidente.