A tempo pieno (da Benedetto XVI)
dalla Lectio divina su At 20,17-38 (il discorso di Mileto) di Benedetto XVI nell’incontro con i parroci e i sacerdoti della diocesi di Roma, 11/3/2011
"Voi sapete come mi sono comportato con voi per tutto questo tempo" (v. 18) e su questo suo comportamento per tutto il tempo, san Paolo dice, alla fine, che "notte e giorno, io non ho cessato… di ammonire ciascuno di voi" (v. 31). Ciò vuol dire: in tutto questo tempo egli era annunciatore, messaggero, ambasciatore di Cristo per loro; era sacerdote per loro. In un certo senso, si potrebbe dire che era un prete lavoratore, perché - come dice anche in questo brano – egli ha lavorato con le sue mani come tessitore di tende per non pesare sui loro beni, per essere libero, per lasciarli liberi. Ma benché avesse lavorato con le sue mani, tuttavia in tutto questo tempo egli era sacerdote, per tutto il tempo egli ha ammonito. In altre parole, anche se non tutto il tempo era esteriormente a disposizione della predicazione, il suo cuore e la sua anima erano sempre presenti per loro; egli era penetrato dalla Parola di Dio, dalla sua missione. Questo mi sembra un punto molto importante: prete non lo si è a tempo solo parziale; lo si è sempre, con tutta l’anima, con tutto il nostro cuore. Questo essere con Cristo ed essere ambasciatore di Cristo, questo essere per gli altri, è una missione che penetra il nostro essere e deve sempre più penetrare nella totalità del nostro essere.