Ragioni della fede (da Paolo Ricca)
da Paolo Ricca, Le ragioni della fede, Claudiana, Torino, 2011, citato nell’articolo G. Ravasi, Grammatica della domanda, Il sole 24 ore, 6 marzo 2011
Questa espressione ha un doppio significato. Può significare in primo luogo le ragioni che la fede elabora su quello che crede, la fede cioè che pensa se stessa e riflette sul suo statuto e sui suoi contenuti, li illustra, li spiega, li motiva. In secondo luogo può significare le ragioni che si possono addurre per credere. Queste ragioni non sono prove né dimostrazioni, sono però argomenti che possono essere offerti alla riflessione di chiunque. La fede, lo sappiamo, non viene dalla ragione e parlare delle ragioni della fede non significa affermare, implicitamente, che la fede abbia ragione. Significa però darle la parola e invitarla a spiegarsi, sostenendo le sue ragioni. La fede insomma non è muta e sa organizzarsi come discorso. [...]
Sì, perché l'invisibile non si mostra, e qui il dubbio ci può stare; no, perché la fede, a modo suo, dimostra l'invisibile.