Caratteristiche della teologia di Joseph Ratzinger (da Camillo Ruini)
dall’intervento del cardinale Camillo Ruini nella conferenza stampa di presentazione della “Fondazione Vaticana Joseph Ratzinger”, 26/11/2010
Quella di Ratzinger è una teologia che si muove in avanti, guarda al presente e al futuro, a partire da una straordinaria conoscenza delle origini e della storia della fede cristiana. La capacità, e vorrei dire il gusto, di tenere insieme questi due aspetti, facendo scaturire l’innovazione dall’interno della fedeltà, accomuna Joseph Ratzinger ai grandi maestri delle diverse epoche cristiane. Non per caso la Fondazione a lui dedicata dovrà avere particolare attenzione da una parte agli studi biblici e patristici, dall’altra alla Teologia Fondamentale, il cui scopo è far emergere la verità, il significato e la bellezza del cristianesimo in rapporto alla cultura e alla società del proprio tempo.
Una seconda caratteristica del teologo e del Pastore Joseph Ratzinger-Benedetto XVI è quella della "comprensibilità" del suo pensiero. La sua teologia non è scritta in "ecclesialese", e nemmeno in "teologhese", e perciò viene compresa e gustata anche da chi non è teologo. Non si tratta soltanto di quelle doti di chiarezza espositiva che presuppongono una vera padronanza delle questioni che si affrontano. La comprensibilità della teologia di Joseph Ratzinger viene anche dalla sua concretezza, dal suo senso della storia e delle realtà del nostro tempo; in ultima analisi, dall’amore per Dio e per l’uomo che è l’anima profonda di questa teologia. Perciò egli è un teologo non solo nel significato accademico e specialistico di questa disciplina, ma anche in un senso più ampio, vale a dire come colui che è in grado di dire una parola veramente "teologica" – frutto cioè della riflessione credente – sui problemi e le situazioni che toccano l’uomo di oggi e l’uomo di sempre.