Compleanno della Madonna, da Benedetto XVI

- Scritto da Redazione de Gliscritti: 28 /10 /2010 - 16:24 pm | Permalink | Homepage
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da Benedetto XVI (il testo è tratto da Il Crocifisso, sett.-ott. 2010, p. 3; non è stato possibile reperire la fonte originaria)

La nascita di Maria si stacca dalla forma generale delle feste liturgiche dei santi, in quanto la chiesa abitualmente non festeggiava il giorno della nascita, distinguendosi totalmente dal mondo antico nel quale i compleanni dei potenti – di un Cesare o di un Augusto, per esempio – venivano solennizzati come giorni portatori di un “vangelo”, giorni della redenzione.

La chiesa, invece, ha ritenuto che fosse semplicemente prematuro celebrare il giorno della nascita, perché la vita umana conserva troppa ambiguità. A partire dalla nascita non si sa ancora se questa vita sarà o meno un motivo per celebrarla; se questa persona potrà essere contenta del giorno della sua nascita; se il mondo potrà essere lieto che questa persona sia esistita o se invece la maledirà. [...] Solo la vita di chi può essere accettato anche a partire dalla morte – solo la vita di costui è diventata degna di essere festeggiata.

A questa regola fondamentale ci sono nella chiesa soltanto tre eccezioni, o più esattamente: una sola eccezione, a cui altre due appartengono tanto indissolubilmente da essere celebrate insieme. L’eccezione è Cristo. La sua nascita non è avvolta da alcuna ambiguità, ma da un inno di lode. A lui, però, appartiene Giovanni Battista, la cui nascita perciò viene pure festeggiata.

L’altra eccezione è Maria, la madre, senza la quale non ci potrebbe essere neppure Gesù. La credente che ha portato in sé la luce del cuore, ha cambiato, al contrario dei grandi e potenti della terra, il mondo radicalmente: il vero, salvifico cambiamento del mondo può venire soltanto dalle forze dell’anima.