Bellezza del canto e della musica: la chiesa non può farne a meno (da Benedetto XVI)
da Benedetto XVI, Discorso in occasione di un concerto dei Domspatzen, in Lodate Dio con arte, Venezia 2010, p. 33
Se la Chiesa deve trasformare, migliorare, umanizzare il mondo, come può far ciò e rinunciare nel contempo alla bellezza, che è tutt’uno con l’amore ed è con esso la vera consolazione, il massimo accostamento possibile al mondo della Risurrezione? La Chiesa deve essere ambiziosa; dev’essere una casa del bello, deve guidare la lotta per la «spiritualizzazione», senza la quale il mondo diventa il «primo girone dell’inferno». Si cerchi pure ciò che è adatto alla liturgia e alla partecipazione dei fedeli, ma si faccia di tutto perché ciò che è adatto sia anche bello e degno della più importante azione ecclesiale. […] Cantare è quasi un volare, un sollevarsi verso Dio, un anticipare in qualche modo il canto dell’eternità.