Creazione della donna dalla costola dell'uomo (da D. Lifschitz)
da D. Lifschitz (a cura di), Uomo e donna immagine di Dio. Il sabato. L’Aggadah su Genesi 2, Ediz. Dehoniane Roma, Roma, 1996, p. 73
La figlia di Rabbi Gamaliel disse: «Se Adamo avesse visto Eva mentre veniva creata, sicuramente l’avrebbe disprezzata». Perciò il Santo, benedetto sia, nella sua grande saggezza, fece cadere un sonno profondo su Adamo, poi modellò il corpo di Eva, diverso da quello di Adamo, dandole la meravigliosa capacità di dare alla luce dei figli.
Eva, la donna destinata a diventare la vera compagna dell’uomo, fu tratta dal corpo di Adamo perché «solo quando uno è unito ad un suo simile, l’unione è indissolubile».
Perciò è detto: «Il Signore Dio plasmò, con la costola che aveva tolto all’uomo, una donna e la condusse all’uomo».
Perché plasmò dalla costola e non dalla testa? Per evitare che la donna dominasse l’uomo. Perché non dal piede? Per evitare che l’uomo la dominasse. Dalla costola, perché avessero pari dignità.
La figlia di Rabbi Gamaliel disse: «Se Adamo avesse visto Eva mentre veniva creata, sicuramente l’avrebbe disprezzata». Perciò il Santo, benedetto sia, nella sua grande saggezza, fece cadere un sonno profondo su Adamo, poi modellò il corpo di Eva, diverso da quello di Adamo, dandole la meravigliosa capacità di dare alla luce dei figli.
Eva, la donna destinata a diventare la vera compagna dell’uomo, fu tratta dal corpo di Adamo perché «solo quando uno è unito ad un suo simile, l’unione è indissolubile».
Perciò è detto: «Il Signore Dio plasmò, con la costola che aveva tolto all’uomo, una donna e la condusse all’uomo».
Perché plasmò dalla costola e non dalla testa? Per evitare che la donna dominasse l’uomo. Perché non dal piede? Per evitare che l’uomo la dominasse. Dalla costola, perché avessero pari dignità.