La migliore catechesi sull'Eucaristia è la stessa Eucaristia ben celebrata (da Benedetto XVI)
da Sacramentum caritatis 64 (di Benedetto XVI)
Per la relazione tra ars celebrandi e actuosa participatio si deve innanzitutto affermare che «la migliore catechesi sull'Eucaristia è la stessa Eucaristia ben celebrata» (Propositio 19). Per natura sua, infatti, la liturgia ha una sua efficacia pedagogica nell'introdurre i fedeli alla conoscenza del mistero celebrato. Proprio per questo, nella tradizione più antica della Chiesa il cammino formativo del cristiano, pur senza trascurare l'intelligenza sistematica dei contenuti della fede, assumeva sempre un carattere esperienziale in cui determinante era l'incontro vivo e persuasivo con Cristo annunciato da autentici testimoni. In questo senso, colui che introduce ai misteri è innanzitutto il testimone. Tale incontro certamente si approfondisce nella catechesi e trova la sua fonte e il suo culmine nella celebrazione dell'Eucaristia.
Per la relazione tra ars celebrandi e actuosa participatio si deve innanzitutto affermare che «la migliore catechesi sull'Eucaristia è la stessa Eucaristia ben celebrata» (Propositio 19). Per natura sua, infatti, la liturgia ha una sua efficacia pedagogica nell'introdurre i fedeli alla conoscenza del mistero celebrato. Proprio per questo, nella tradizione più antica della Chiesa il cammino formativo del cristiano, pur senza trascurare l'intelligenza sistematica dei contenuti della fede, assumeva sempre un carattere esperienziale in cui determinante era l'incontro vivo e persuasivo con Cristo annunciato da autentici testimoni. In questo senso, colui che introduce ai misteri è innanzitutto il testimone. Tale incontro certamente si approfondisce nella catechesi e trova la sua fonte e il suo culmine nella celebrazione dell'Eucaristia.