La difficile arte del governo (da Albino Luciani)
dalla “Lettera a san Bernardo, abate di Chiaravalle”, in Illustrissimi. Lettere ai grandi del passato, di Albino Luciani, EMP, Padova, 2007
S’era in un conclave. I cardinali ondeggiavano incerti fra tre candidati segnalati uno per la santità, il secondo per l’alta cultura, il terzo per il senso pratico.
All’indecisione pose fine un cardinale, appunto citando la vostra [di S. Bernardo] lettera. "Inutile titubare ancora, egli disse, il nostro caso è già contemplato nella Lettera 24a del Dottore Mellifluo. Basta applicare e tutto andrà liscio come l’olio. Il primo candidato è Santo? Ebbene, oret pro nobis, dica qualche Padrenostro per noi poveri peccatori. Il secondo è dotto? Ne abbiamo tanto piacere, doceat nos, scriva qualche libro di erudizione. Il terzo è prudente? Iste regat nos, questi ci governi e diventi Papa".
S’era in un conclave. I cardinali ondeggiavano incerti fra tre candidati segnalati uno per la santità, il secondo per l’alta cultura, il terzo per il senso pratico.
All’indecisione pose fine un cardinale, appunto citando la vostra [di S. Bernardo] lettera. "Inutile titubare ancora, egli disse, il nostro caso è già contemplato nella Lettera 24a del Dottore Mellifluo. Basta applicare e tutto andrà liscio come l’olio. Il primo candidato è Santo? Ebbene, oret pro nobis, dica qualche Padrenostro per noi poveri peccatori. Il secondo è dotto? Ne abbiamo tanto piacere, doceat nos, scriva qualche libro di erudizione. Il terzo è prudente? Iste regat nos, questi ci governi e diventi Papa".