Sapienza che non proviene dalla scienza (da Daniel Attinger)
da Daniel Attinger, Abbiamo visto la sua gloria. Riconoscere il Signore nella fragilità dei segni, AVE, Roma, 2008, pp. 48-49
Eppure, queste formidabili imprese tecniche [narrate in Gb 28] non permettono all’uomo di accedere alla sapienza, perché l’Abisso, in cui l’uomo si è inoltrato, dichiara: “Non è in me”, e il Mare: “Non è presso di me” (v. 1-14). [...]
“Ne abbiamo solo sentito parlare”. Ma il luogo della sapienza, nessuno lo conosce; perfino l’occhio dell’aquila – che si pensava vedesse tutto – non l’ha mai scoperto.
Eppure, queste formidabili imprese tecniche [narrate in Gb 28] non permettono all’uomo di accedere alla sapienza, perché l’Abisso, in cui l’uomo si è inoltrato, dichiara: “Non è in me”, e il Mare: “Non è presso di me” (v. 1-14). [...]
“Ne abbiamo solo sentito parlare”. Ma il luogo della sapienza, nessuno lo conosce; perfino l’occhio dell’aquila – che si pensava vedesse tutto – non l’ha mai scoperto.